Nel 2018 i carabinieri disarticolarono un'organizzazione criminale specializzata nello spaccio di droga tra Eboli e la Piana del Sele. A distanza di qualche tempo, per alcuni indagati del sodalizio arriva anche la spada di Damocle del fisco.
Le indagini della Guardia di finanza di Salerno, infatti, hanno portato al recupero all'Erario di 240mila euro. E' quanto emerso da una verifica fiscale disposta nei confronti della titolare di una rosticceria che, secondo l'accusa, insieme al figlio si occupava di rifornire il gruppo criminale di cocaina. Nel corso del tempo avrebbe venduto droga per circa 200mila euro. Ed è proprio la somma - cui sono stati aggiunti altri 40mila euro relativi all'Iva - che le fiamme gialle hanno recuperato alle casse dello Stato.
Al setaccio degli investigatori i profili patrimoniali degli indagati: la 55enne, in particolare, grazie ai traffici illegali aveva guadagnato molti soldi. Di qui la verifica erariale disposta dalle fiamme gialle salernitane.
Da ulteriori accertamenti, inoltre, è emerso che i nuclei familiari di 6 indagati nell'operazione antidroga percepivano il reddito di cittadinanza. Il beneficio è stato quindi sospeso.
