Rissa tra stranieri a Campolongo, Cirielli: "Vera e propria emergenza sociale"

Quattro feriti sono stati trasportati in ospedale a Battipaglia e poi denunciati

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Eboli.  

Ancora un episodio di violentra tra extracomunitari. L'ennesima rissa è avvenuta a Campolongo. Coinvolte quattro persone, trasferite e medicate all’ospedale di Battipaglia. Durante la rissa sono spuntate anche armi da taglio, poi sequestrato. I feriti sono fuori pericolo. In corso le indagini per ricostruire la dinamica e appurare le cause della rissa. Non si esclude alcuna pista, neanche quella dello spaccio di droga. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno identificato tre magrebini. Un quarto straniero, anch'egli ferito, è stato bloccato in zona Lago a Battipaglia. I quattro sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.

In merito a quanto accaduto si è espresso anche il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, parlando di una vera e propria "emergenza sociale". 

“L’ennesima inaccettabile rissa tra extracomunitari, questa volta a Campolongo, che si sono feriti vicendevolmente con armi da taglio. Il motivo, secondo una delle piste seguite dagli investigatori, atterrebbe allo spaccio di stupefacenti. Intanto i quattro immigrati, di origine magrebina, si sono impossessati dei nostri spazi per mettere in scena un’intollerabile lite – potenzialmente pericolosa anche per coloro i quali sostavano o si trovavano a passare per quei luoghi proprio perché avrebbero potuto essere coinvolti inaspettatamente – che suscita preoccupazione e rabbia”, dichiara il Questore della Camera.

“Ancora una volta, grazie soprattutto all’inoperosità della Lamorgese e dell’intero governo – evidentemente troppo impegnati in questi giorni, insieme ai loro adepti, disseminati un po’ dappertutto, tra giornali, tv e social, a tentare di infangare il buon nome della Meloni e di Fratelli d’Italia – ci itroviamo a dover subire passivamente la presenza sul territorio nazionale di stranieri irregolari, spesso già colpiti da provvedimenti di espulsione, e anche pregiudicati. Il ministro dell’Interno dovrebbe difendere i confini e combattere terroristi e scafisti, mettendo in campo adeguate azioni di prevenzione e repressione, se necessario, che possano realmente impedire il perpetuarsi di queste vicende, che rappresentano una vera e propria emergenza sociale”, conclude Cirielli.