Coltivavano cannabis in casa, nei guai due fratelli di Cava de' Tirreni

Nel corso dell'operazione è stato anche denunciato un uomo beccato in auto con attrezzi da scasso

coltivavano cannabis in casa nei guai due fratelli di cava de tirreni
Cava de' Tirreni.  

Coltivavano cannabis e marijuana in casa, nei guai due fratelli di Cava de' Tirreni. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, gli agenti hanno scoperto a casa del fratello maggiore, all'interno di un deposito, un laboratorio con un impianto di produzione, coltivazione e crescita di cannabis indica o sativa con all'interno ben 18 piante dell'altezza media di 50cm, illuminate tramite lampade a U.V. ed irrigate tramite impianto temporizzato.

Nell'abitazione del fratello minore invece, all'interno di un locale al piano terra a cui si accedeva tramite un foro nella parete di un deposito in abbandono, è stata ritrovata una vera e propria serra: all'interno vi erano 67 germogli di circa 10cm.

Inoltre, all'interno di un' ulteriore serra costituita da un telo di plastica trasparente con assi di legno, posizionata dietro il garage, sono poi state scoperte altre 9 piante di cannabis, di circa 1,20 metri di altezza. 

I due fratelli sono quindi stati deferiti alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore quali indagati in stato di libertà per coltivazione di sostanze stupefacenti finalizzate allo spaccio.

Durante l’operazione, inoltre, è stato indagato in stato di libertà anche un uomo che, durante un controllo veicolare, è stato trovato in possesso di attrezzi usati per lo scasso, idonei per rubare veicoli, ma anche di un congegno elettronico denominato jammer utilizzato per isolare e bypassare gli antifurti satellitari. Il tutto è stato sequestrato.

Secondo quanto riportato, l'uomo, sebbene sottoposto all’obbligo di dimora in un Comune del napoletano, continuava a violare la misura cautelare impostagli recandosi nei comuni della provincia di Salerno per mettere in atto furti di veicoli in sosta sulla pubblica via ed in orari notturni, utilizzando veicoli a noleggio con lo stesso modus operandi del congegno elettronico jammer ma anche il possesso di attrezzi atti allo scasso specifici per rubare veicoli. A seguito del controllo e della denuncia, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.