Camorra, estorsione e usura: 1 milione di euro di beni confiscati a imprenditore

Sigilli a svariate attività nei settori alimentari e della distribuzione di carburanti a Cava

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Cava de' Tirreni.  

Oltre un milione di euro di beni confiscati tra società, beni mobili e disponibilità finanziarie. E' Giuliano Ferrara l’uomo finito nel mirino della Dia, già condannato con sentenza irrevocabile per 416 bis e recentemente sottoposto ad una misura cautelare personale e patrimoniale all'esito di indagini per i reati di estorsione, usura trasferimento fraudolento di valori ed esercizio abusivo di attività finanziarie.

Ferrara è considerato dai pm ad “alta pericolosità sociale”. Il sequestro ha riguardato svariate attività commerciali nei settori alimentari e della distribuzione di carburanti nel Comune di Cava dè Tirreni.

Il sequestro

Il decreto di confisca è stato emesso dal tribunale di Salerno dopo una complessa attività investigativa svolta dalla Direzione investigativa antimafia di Salerno finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale di Gennaro Ferrara e all'individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili sia al boss che ai componenti del suo nucleo familiare. Individuata anche persona usata come prestanome.

Gli inquirenti hanno inoltre documentato l'esistenza di una sproporzione tra il patrimonio e la capacità reddituale dell'uomo e dei suoi familiari.

I sigilli sono scattati al ‘Bar Sportivo Happy Days’ e all’Happy Days 2 Arcara, al negozio ‘Peccati di gola’, al ‘Tm Distributori” e alla ‘Ditta Individuale Tarulli Maria’. Confiscati anche rapporti finanziari e beni mobili, per un valore complessivo di oltre un milione di euro.