Gli agenti della Polizia di Stato di Salerno hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di un 55enne e di un 49enne, attualmente detenuti. I due uomini sono già stati condannati in via definitiva per associazione mafiosa, uno dei quali organico, in passato, al clan "Pecorcaro-Renna", attivo nei comuni di Bellizzi, Montecorvino Rovella, Battipaglia e zone limitrofe.
La nuova misura cautelare è stata applicata dal Tribunale del Riesame di Salerno, in accoglimento dell'Appello presentato dalla Dda di Salerno contro l'ordinanza emessa dal gip lo scorso 14 ottobre. In particolare il giudice per le indagini preliminari aveva condiviso solo in parte l'ipotesi del pm, applicando la custodia cautelare in carcere solo per alcuni episodi di prestiti usurari e di conseguenti attività estorsive aggravate dal metodo mafioso.
Le indafini della Squadra Mobile, partite in seguito alla denuncia di una delle vittime, aveva consentito di accertare come i due indagati, avendo effettuato prestiti di denaro a due soggetti in difficoltà economiche, applicando tassi di interesse mensili tra il 20% e il 60%, avevano preteso la restituzione delle somme con minacce, supportate sia dalla loro appartenenza mafiosa, sia dalla particolare levatura criminale di uno dei due indagati.
Alla luce delle nuove valutazioni effettuate dal Riesame, il 55enne e il 49enne sono stati ritenuti: l'uno, autore di un ulteriore prestito usurario dell'importo di 5000 euro concesso ad un cittadino, da restituire entro 30 giorni, con interessi pari al 20%; l'altro, concorrente con il primo in due distinti episodi usurari commessi in danno di altrettanti soggetti in difficoltà economiche, applicando tassi di interesse mensili tra il 20% e il 60%.
