"Non ti Pago" di Eduardo in scena al Delle Arti

Con la regia di Ugo Piastrella, affronta il problema della ludopatia con il sorriso amaro

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Salerno.  

Dopo il successo di “Morte di Carnevale”, secondo spettacolo in cartellone della rassegna “Te voglio bene assaje”, TeatroNovanta porta in scena al Teatro delle Arti di Salerno, giovedì 23 e venerdì 24 gennaio prossimi alle 21, “Non ti Pago” di Eduardo per la regia di Ugo Piastrella.

È la storia di don Ferdinando Quagliuolo, personaggio ambiguo e surreale, che gestisce un botteghino del Lotto a Napoli ed è un accanito giocatore, ma sfortunato. Con lui, lavora il suo futuro genero, Mario Bertolini, che, interpretando i sogni, colleziona vincite e, addirittura, centra una quaterna da quattro milioni di lire. Accecato da una feroce invidia, don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita. Così, gli spettatori assistono ai diversi tentativi che il protagonista mette in atto per appropriarsi del biglietto vincente.

Per il direttore artistico di TeatroNovanta, Serena Stella, lo spettacolo Non ti Pago "sarà messo in scena nel rispetto assoluto dei tipi e dei personaggi eduardiani". E spiega che rappresenta, "un’anticipazione del discorso sulla ludopatia che porteremo sul palco con il prossimo appuntamento in cartellone “La Scommessa”. Eduardo anticipa, in maniera straordinaria, i tempi stigmatizzando la dipendenza dal gioco d’azzardo che lui non perdona, non scusa e non comprende. Il ludopatico, per le sue manie, le sue paure, i suoi sogni, le sue speranze che ripone in tanti piccoli gesti quotidiani, addirittura, appare simpatico".

Il direttore organizzativo di TeatroNovanta, Alessandro Caiazza, sottolinea come, "con la sequenza “Non ti Pago” e “La Scommessa”, affrontiamo il problema del gioco d’azzardo con il sorriso, anche amaro, perché accompagna mille difficoltà di una umanità che, per riscattarsi, ha bisogno di credere nel surreale".

Inoltre, una piccola sorpresa per gli spettatori delle due serate. Se don Ferdinando gioca i suoi numeri al Lotto e non vince mai, perché non mettersi alla prova, al teatro, e tentare di centrare la combinazione vincente?