Al via "Amalfi d'Autore", cinque incontri letterari da non perdere

"Ripartiamo dalla cultura perché riconosciamo in essa uno strumento di coesione sociale"

al via amalfi d autore cinque incontri letterari da non perdere
Amalfi.  

Torna “Amalfi d’Autore. Incontri letterari”, la rassegna letteraria promossa dal Comune di Amalfi in collaborazione con la Delia Agenzia Letteraria. Cinque incontri che animeranno l’estate amalfitana, il cui obiettivo è diffondere e promuovere il valore sociale della lettura. 

“Non è un caso che “Amalfi d’Autore rinasca in questo particolare momento storico, così come non è un caso che il Comune di Amalfi decida di ampliare il proprio cartellone di eventi con una rassegna letteraria - spiega il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano - Se guardiamo alla storia del Grand Tour, Amalfi è stata, e ancora oggi continua ad essere tra le mete turistiche più ambite dagli intellettuali di tutto il mondo e non solo per le sue bellezze paesaggistiche. Ripartiamo dalla cultura perché riconosciamo in essa uno strumento di coesione sociale, fondamentale per il benessere della nostra comunità”. 

“Francis Scott Fitzgerald ha scritto che la parte più bella di tutta la letteratura è «scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni». Ognuno di noi, seppur a modo proprio, ha vissuto gli ultimi due anni forse sentendosi più solo - dichiara l’Assessore alla Cultura, Enza Cobalto - ed è per questo che la nostra Amministrazione ha deciso di arricchire il cartellone di eventi con una rassegna letteraria così da offrire un’occasione per ricordare alla nostra comunità che non è sola e che solo restando uniti è possibile affrontare e superare le difficoltà. Il Comune di Amalfi decide di ripartire dalla cultura per affermare il proprio senso di appartenenza”. 

Ad inaugurare la  rassegna, venerdì 30 luglio, alle ore 21.00, in Largo Duca Piccolomini  - Amalfi, Marisa Laurito, autrice di “Una vita scapricciata” (Rizzoli) che insieme ad Alfonso Sarno ripercorrerà con l’ironia che la contraddistingue gli esordi, gli amori e le amicizie di una donna, un’artista poliedrica che vissuto molte vite. 

Ci sono poi tutti, nessuno escluso, i compagni di quella geniale avventura corale che si sviluppò attorno a Renzo Arbore, un sodalizio importantissimo, come quello con il migliore amico Luciano De Crescenzo, con cui Marisa parla ancora oggi all’ombra del Vesuvio, il vulcano fumante che da millenni insegna ai napoletani a ridimensionare gli affanni, a godere attimo dopo attimo e a rinascere ridendo. 

A formarle il carattere è Napoli, la città in cui tutto avviene in strada, dove ci si incontra, si grida, si ride, si mangia, si rappezzano i dolori. Marisa diventa così un’anima generosa e riconoscente e, infatti, in questo libro, per parlare di sé, in realtà non fa che evocare le persone e le occasioni che l’hanno ispirata, accompagnata, aiutata nel suo percorso artistico e umano: dall’amica Marina con cui affrontò i primi provini a Cinecittà (con tanto di molestie “d’uso” a cui seppe reagire con personalità) al grandissimo Eduardo, il Direttore, dal viso rosa come la camicia, per il tanto cerone messo negli anni che non andava più via. Per ciascuno Marisa dipinge un ritratto di spessore arricchito con preziosi aneddoti, dagli episodi vissuti da squattrinata a Roma  a un irresistibile déjeuner a casa Agnelli. 

La rassegna prosegue mercoledì 11 agosto, alle ore 21.00, in Largo Duca Piccolomini  - Amalfi, con Gennaro Arma, autore de “La lezione più importante” (Mondadori). Uomo di mare, erede di una tradizione marittima importante, Gennaro Arma ripercorrerà con Alfonso Sarno i momenti che lo hanno portato ad affrontare con rigore e umanità una «tempesta perfetta». Al comando della Diamond Princess – la nave da crociera rimasta nelle acque del Giappone per quasi un mese nel febbraio 2020, a causa del contagio da Covid-19 di oltre settecento persone fra ospiti e membri dell’equipaggio, Arma ha dimostrato raro coraggio, competenza e saggezza. D’altronde «il mare è imprevisto che incombe, è l’inatteso col quale devi convivere», e il comandante nella sua lunga carriera ha imparato che in mare «devi saperti organizzare in un istante e riorganizzarti un istante dopo perché è già tutto cambiato». Un ritorno in Città per il Comandante, insignito del titolo di “Magister di Civiltà Amalfitana” in occasione del Capodanno Bizantino 2020.

Mercoledì 18 agosto, alle ore 21.00, in Largo Duca Piccolomini - Amalfi, Michele Santoro, autore di “Nient’altro che la verità” (Marsilio) si addentrerà in un racconto in grado di rivoluzionare trent’anni di storia del nostro paese, tra segreti e depistaggi, mafia e antimafia, politica e potere. Maurizio Avola non è famoso come Tommaso Buscetta e non è un capo come Totò Riina. Ma non è un killer qualsiasi: è il killer perfetto, obbediente, preciso, silenzioso. Ad accendere l’interesse di Santoro è il fatto che Avola abbia conosciuto Matteo Messina Denaro e abbia compiuto con «l’ultimo padrino» diverse azioni. Scoprirà però che è solo una parte, e non la più rilevante, di quanto Avola può svelare, andando incontro a quella che è probabilmente l’inchiesta più importante della sua vita.

Mercoledì 25 agosto, alle ore 21.00, in Largo Duca Piccolomini - Amalfi, Gabriele Bojano, autore de “I favolosi 60” (Linea edizioni), insieme ad Erminia Pellecchia, ricorderà gli anni del secolo scorso dominati da Mina e osannati da Minà, in cui il boom economico fece tutti più ricchi, leggeri e spensierati, ma anche beatamente inconsapevoli di quello che sarebbe venuto dopo. La stagione di una vita, quella appunto crepuscolare dei neosessantenni, i cosiddetti baby boomer, troppo giovani per tirare i remi in barca ma troppo vecchi per tirare la barca a remi. 

La rassegna chiude sabato 4 settembre, alle ore 21.00, in Largo Duca Piccolomini  - Amalfi, con Roberto Napoletano autore di “Mario Draghi. Il ritorno del Cavaliere bianco” (La nave di Teseo +) che insieme a Salvo Javarone,  presidente Confinternational,  risponderà alle domande che interessano tutti gli italiani: chi è Mario Draghi? Perché il Cavaliere bianco, che ha salvato l’euro e l’Italia dal suo Cigno nero del 2011, viene chiamato esattamente dieci anni dopo dal capo dello stato, Sergio Mattarella, a disincagliare il Titanic Italia? Roberto Napoletano, che ha raccolto con Alessandro Merli l’unica intervista rilasciata a un giornale italiano da Draghi in otto anni di presidenza della BCE, ci restituisce la figura di un premier che vuole essere trattato alla pari, che ascolta tutti, ma che sa prendere le decisioni importanti al momento giusto. 

Nel rispetto delle norme di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19, sarà possibile assistere agli eventi fino ad esaurimento posti.