"Lasciati soli contro il Covid", la denuncia da Scafati

Grimaldi: "In città una situazione intollerabile, scafatesi positivi abbandonati a se stessi"

lasciati soli contro il covid la denuncia da scafati
Scafati.  

Sono 524 le persone attualmente positive al Coronavirus a Scafati. La città dell'Agro è stato certamente uno dei comuni più colpiti in questa nuova ondata di contagi. Nonostante l'impegno e il lavoro costante da parte di medici, personale sanitario e non, e amministrazione, diversi sono i cittadini risultati positivi che avrebbero lamentato “scarsa assistenza”.

"Venerdì 20 novembre io e mia moglie siamo risultati positivi ad un tampone rapido. Lo abbiamo comunicato sia tramite laboratorio che tramite il nostro medico di famiglia ma ad oggi, dopo 12 giorni, ancora nessuna traccia di Asl o USCA. E' possibile avere un recapito da poter chiamare così da capire cosa fare? Siamo due adulti positivi e un bambino isolati a casa da giorni senza nessuna comunicazione". Questo, il testo di un messaggio che è stato reso noto dal consigliere comunale, capogruppo democratici e progressisti Michele Grimaldi.

"Ogni giorno mi arrivano messaggi come questo, in una città che ha purtroppo superato i 500 contagi. Questa situazione è divenuta intollerabile: ci sono decine di scafatesi purtroppo colpiti dal virus Covid19, che sono lasciati soli, abbandonati a se stessi, senza informazioni, senza servizi, senza nemmeno la possibilità di poter essere ascoltati. - commenta il segretario PD Scafati - In città limitrofe il Comune, anche tramite il C.O.C., ha istituito un numero verde - fruibile anche tramite WhatsApp - al quale comunicare problemi, necessità, esigenze quotidiane, chiedere chiarimenti. Ci sono Comuni che hanno organizzato addirittura servizi che aiutano a risolvere vicende come quelle inerenti la spesa giornaliera o il pagamento delle bollette.”

“Invece a Scafati abbiamo solo il silenzio, - l'affondo del consigliere Grimaldi - un fantomatico tavolo tecnico presieduto da un personaggio discutibile come Tarro (a proposito, che fine ha fatto?) e un paio di volte alla settimana il "bollettino" del Sindaco, che in sincerità potremmo tranquillamente leggere sui giornali locali. Nel mentre è saltato anche il servizio di raccolta speciale dei rifiuti per coloro che sono sottoposti al regime di quarantena, e riuscire a comunicare con l'U.S.C.A. - nonostante il lavoro eccezionale del personale sanitario - è divenuto un terno al lotto. Per tacere dell'assistenza ai più deboli, e ai più fragili, che fortunatamente è coperta dal lavoro generoso di qualche funzionario comunale e dall'impegno assiduo delle parrocchie e di tante associazioni."