"Cosa sono 13 consiglieri rispetto ad un popolo che continua dimostrarmi sostegno e supporto?". E' l'interrogativo lanciato attraverso i social dal sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti che, in vista del Consiglio comunale di martedì - che avrà all'ordine del giorno una mozione di sfiducia - ha rivolto un messaggio alla città.
"Oggi è domenica, il "giorno del riposo" ma la mia testa è tutta proiettata a martedì prossimo, al Consiglio comunale nel quale si discuterà la mia sfiducia. Credetemi, leggo e rileggo le motivazioni che 13 consiglieri hanno firmato per mandandarmi a casa. Leggo e rileggo, ragiono, cerco di capire...ma davvero non ne trovo una che sia valida per far cadere un sindaco che in quasi due anni di governo di questa città ha dato segnali chiari di quello che ha in mente e della Scafati che sarà", le parole di Aliberti.
"Leggo e rileggo e più lo faccio più sono orgoglioso di quello che è stato realizzato. La soddisfazione più grande la ritrovo ogni giorno nelle vostre strette di mano, nella vostra solidarietà, nei vostri messaggi, con la forza che riuscite ad infondermi, la stessa che in questi anni mi avete donato in attesa della fine della mia vicenda processuale durata dieci anni e che si è conclusa con un'assoluzione piena. Penso e ripenso a quello che ho vissuto, a quello che ho in mente di realizzare e che invece potrebbe svanire il giorno 18 febbraio. Non mi sono mai arreso in questi anni, ho sempre lottato per la verità e ci abbiamo creduto insieme che tutto potesse risolversi. Voi avete gioito con me, qualcuno forse, sperava andasse diversamente. Martedì 18 febbraio si vota la sfiducia di 13 consiglieri. Ma cosa sono 13 consiglieri rispetto ad un popolo che continua dimostrarmi sostegno e supporto? Andiamo avanti, supereremo anche questa".