Accesso al credito, Salerno 2° città in Campania per richieste

Oltre sei mila le domande, al primo posto la città di Napoli

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Salerno.  

In costante aumento il trend  delle richieste di finanziamenti garantiti dallo Stato con il “decreto Liquidità” in provincia di Salerno. È quanto emerso stamani dall’incontro settimanale del “tavolo” istituito in Prefettura con l’inizio della “fase 2” dell’emergenza da Covid-19 per monitorare il fenomeno dell’accesso al credito da parte delle imprese in difficoltà a causa della sospensione delle attività produttiva.

In particolare, secondo i dati forniti dal Mediocredito Centrale, le domande di contributo sino a 25.000 euro sono più che quadruplicate dall’inizio di maggio ad oggi, passando dalle 1.200 circa del 6 maggio, con un importo pari a 25 milioni di euro, alle 5.200 circa del 28 maggio, con un importo pari a 106  milioni di euro.

Quanto alle operazioni gestite complessivamente dal “Fondo di garanzia” statale, la provincia di Salerno, con oltre 6.000 richieste e un importo complessivo pari a 313 milioni di euro,  si attesta al secondo posto in Campania, preceduta solo dal capoluogo di Regione.

La videoconferenza svoltasi in mattinata, presieduta dal Prefetto di Salerno con la consueta presenza di Camera di Commercio, Banca d’Italia e ABI, componenti “permanenti” dell’organismo, è stata incentrata, in particolare, sulle richieste di finanziamento per importi superiori alla soglia dei 25.000 euro (fino a 800.000 e fino a 5 milioni di euro), con la partecipazione dei rappresentanti dei principali Istituti di credito presenti in provincia - Intesa San Paolo, BPER Banca, Monte dei Paschi di Siena, UniCredit, UBI Banca e Credit Agricole - nonché del Presidente dell’Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Per i contributi fino alla soglia minima dei 25.000 euro, superate alcune difficoltà iniziali, l’istruttoria si svolge ormai rapidamente e senza particolari intoppi. Per quanto concerne, invece, i prestiti di importo superiore, l’attività è più complessa, con tempi necessariamente più lunghi, ma comunque contenuti grazie all’impegno degli Istituti di credito.

Allo scopo di semplificare e velocizzare ulteriormente l’iter in questione, in sede di conversione in legge del “decreto Liquidità” sono state proposte alcune importanti modifiche: dall’incentivazione del meccanismo dell’”autocertificazione”, con la previsione di una dichiarazione sostitutiva per l’impresa richiedente, all’apertura di un “conto dedicato” per rendere tracciabili e trasparenti le operazioni, dall’incremento della soglia minima dei prestiti sino a 30.000 euro all’ampliamento dell’orizzonte temporale per la restituzione dai 6 anni attualmente previsti a 10 anni, novità che consentiranno di agevolare la ripartenza delle imprese.

Accanto agli interventi statali, si è appreso con favore che gli Istituti di credito presenti hanno attivato, autonomamente e in parallelo con il pacchetto di misure del Governo, una serie di iniziative a sostegno dell’economia locale, prevedendo iniezioni di liquidità con fondi propri, “moratorie” per la restituzione dei debiti di medio-lungo periodo, forme di ristrutturazione dei debiti pregressi e incentivi per la digitalizzazione.

Al riguardo, la Camera di Commercio ha sollecitato una particolare attenzione per i settori più colpiti, come quello turistico/ricettivo/alberghiero, ottenendo assicurazione in tal senso dagli Istituti presenti, che hanno previsto alcune specifiche misure proprio per le imprese operanti nei comparti in maggiore sofferenza e per quelle che perseguono finalità sociali, di solidarietà e di tutela dei livelli occupazionali, iniziativa condivisa anche dal Prefetto Russo: "Desidero esprimere un apprezzamento a tutto il mondo bancario e finanziario per lo sforzo compiuto in questo periodo, che ha visto gli Istituti di credito riorganizzarsi in tempi rapidi per fronteggiare l’imponente carico di lavoro dovuto all’attuale situazione emergenziale, ed auspico la prosecuzione di tale attività nei mesi a venire, a sostegno delle imprese e della legalità, poiché l’accesso a forme di credito legale previene il rischio di penetrazione della criminalità nei circuiti economici".

I lavori del “tavolo” proseguiranno nelle prossime settimane con  focus dedicati alle criticità che saranno di volta in volta segnalate nei diversi settori produttivi.