Alta tensione nella maggioranza che amministra il Comune di Salerno: la candidatura dell'assessore alla pubblica istruzione, Gaetana Falcone, nella lista del Pd alle prossime regionali scatena l'ira del gruppo "Popolari e Moderati".
In una nota, il coordinatore Aniello Salzano è stato categorico: "Qui non interessa discutere delle ragioni alla base dell'improvvisa folgorazione della Falcone non sulla Via di Damasco ma più prosaicamente di Via Santa Lucia a Napoli. Ma si discute, eccome, la situazione prettamente politica che ora si è determinata. I Popolari e Moderati, con la massima determinazione, avanzano formale richiesta di avvicendamento all'interno della giunta municipale, dal momento che con detta iniziativa non vi è più alcun loro rappresentante. La Falcone, cui sono mancati perfino il garbo e la sensibilità, umana prima ancora che politica, di dare comunicazione delle sue determinazioni ai colleghi di consiglio e di partito, verrà giudicata dagli elettori per questo improvviso cambio di casacca e per il tradimento nei confronti di chi le aveva concesso il voto e la fiducia. La coerenza, l'etica e l'onestà dei comportamenti dovrebbero venire prima della conservazione di una comoda e ben retribuita poltrona. Ma la coerenza è come il coraggio: uno se non ce l'ha non può darsela! Purtroppo ancora una volta emerge la faccia declinante di una politica che, con questo tipo di comportamenti, allontana gli elettori dalle urne, consegnandosi all'assenza di regole e al malcostume", il duro atto d'accusa dei Popolari e Moderati.
Salzano rincara la dose: "Ultimamente si assiste infatti al gioco che una volta era solo dei ragazzini, quello del rubamazzetto. È tornato di moda... ora però in politica! Infatti il gioco più praticato dai partiti è quello di "sottrarre" rappresentanti non solo agli avversari, ma anche agli alleati, facendolo senza ritegno alcuno e senza rispetto. Nessuno, e men che mai la Falcone, può utilizzare la lista dei Popolari e Moderati alla stregua di un taxi, né può pensare di tenere i piedi in due scarpe e giocare su più tavoli. Si sappia che questa vicenda, se non adeguatamente affrontata, può innescare dinamiche imprevedibili. Se nella giungla della politica prevale solo la legge del più forte, è pur vero che dovrebbero esistere le buone maniere e certe forme di rispetto almeno verso chi ha contribuito nel 2021 a far vincere la coalizione di centro-sinistra, che senza i voti dei Popolari e Moderati avrebbe rischiato il ballottaggio. Al sindaco Napoli, persona rigorosa ed attenta al rispetto delle regole e delle dinamiche politiche, cui affidammo la designazione della Falcone in giunta, ci si appella perché provveda nel minor tempo possibile".
