2 anni fa l'Arechi e Coda al 90' stesero il Latina

Successo che evitò la retrocessione diretta, Pubblico determinante

Salerno.  

Ci sono partite che vengono decise dalle giocate dei singoli, ci sono gare in cui invece contano di più agonismo e acume tattico, in altri casi sono gli episodi o le direzioni arbitrali a incidere sul risultato finale. A Salerno, invece, molto spesso è il fattore Arechi a fare la differenza, uno stadio che nei momenti di maggiore difficoltà sa trasformarsi nella vera forza della Salernitana e in quel dodicesimo uomo che, in un passato nemmeno tanto lontano, aveva fatto tremare le gambe a tutte le big della serie A. Per informazioni basta chiedere a Inter, Juventus, Roma e Lazio che, nella stagione 1998-99, persero i rispettivi e prestigiosi obiettivi internazionali arrendendosi a cospetto del muro umano di una curva straordinaria, invidiata da tutta l'Italia calcistica e che, quando vuole, il pallone in porta sa spingerlo da solo. Quando due anni fa all'Arechi arrivava il Latina per uno scontro salvezza di incredibile importanza e che valeva una stagione, il principe degli stadi decise di vestire l'abito buono: numericamente non erano in tantissimi (circa 10200 spettatori tra paganti ed abbonati), ma il volume del tifo fu tale da trascinare il cavalluccio marino dal riscaldamento fino al novantacinquesimo. Gli ultras della Sud, i club organizzati e gli irrudicibli di tribuna e distinti si unirono in un unico coro con la speranza di vincere la partita e dare un calcio alla zona retrocessione diretta. Il primo tempo fu di grande sofferenza e gli ospiti, allenati da quel Gautieri che in estate fu ad un passo dalla panchina, trovarono due volte il gol sfruttando la giornata no di Bagadur e Terracciano e anche un pizzico di fortuna. Negli spogliatoi, però, le squadre andarono sul risultato di 2-2: prima un missile di Odjer dai 20 metri, poi una prodezza di Donnarumma permisero a Menichini di respirare un'aria meno pesante e ridisegnare la formazione nel corso dell'intervallo. Nella ripresa, dopo aver sbagliato un paio di chance ghiottissime, la Salernitana incontrò diverse difficoltà e lì il pubblico decise davvero di scendere in campo sulle note del coro "Canterò oltre il 90'" che fu colonna sonora dell'impresa finale. Quando al 90' Abisso fischiò ai granata un rigore assai discusso, ma nettissimo in 11mila trattennero il fiato: lunga rincorsa di Coda, pallone all'angolino e boato liberatorio per un successo troppo importante per la classifica. Basterebbe un Arechi così per  vincere anche sabato prossimo e archiviare la pratica salvezza...

Salernitana – Latina 3 – 2
Reti: 11′ pt Calderoni (L), 31′ pt Odjer (S), 33′ pt Scaglia (L), 39′ pt Donnarumma, 41′ st rig. Coda (S).

Salernitana: Terracciano, Franco, Moro (32′ pt Ronaldo), Coda, Empereur, Bagadur, Gatto, Odjer, Ceccarelli (11′ st Colombo), Donnarumma, Ikonomidis (1′ st Zito). All.: L. Menichini.

A disposizione: Strakosha, Pollace, Tounkara, Bus, Schiavi, Rossi.

Latina: Ujkani, Bruscagin, Dellafiore, Scaglia, Boakye (44′ st Paponi), Mariga, Mbaye (46′ st Ammari), Calderoni, Dumitru (13′ st Corvia), Esposito, Schiattarella.

A disposizione: Leone, Figliomeni, Shahinas, Bandinelli, Brosco, Milani. All.: C. Gautieri.

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo.
Assistenti: Vincenzo Soricaro (sez. Barletta) – Edoardo Raspollini (sez. Livorno).
IV Uomo: Giuseppe Strippoli (sez. Bari).

Ammoniti: Moro, Ikonomidis, Ronaldo, Zito, Coda (S), Mbaye, Mariga, Esposito, Corvia, Paponi (L).

Espulso: 40′ st Esposito (L).

Angoli: 3 – 2

Recupero: 1′ pt, 5′ st.

Spettatori: 10182

Nota: 40′ pt allontanato per proteste l’allenatore in seconda della Salernitana Andrea Bonatti.

Gaetano Ferraiuolo