Per la seconda volta in carriera l'arbitro Balice di Termoli ha incrociato il suo cammino con quello della Salernitana. Se in passato la sua direzione era stata particolarmente contestata per la mancata concessione di due netti calci di rigore nella sfida interna contro il Martina decisa da una rete di Calil al 90', stavolta il neopromosso fischietto ha meritato una sufficienza per aver diretto con un metro di giudizio equo senza spezzettare il gioco e favorendo ripartenze e contrasti. Anche la gestione dei cartellini è stata piuttosto giusta, sebbene al 15' del primo tempo si sia verificato un epsiodio molto contestato dai calciatori della Salernitana: con un brutto intervento al limite dell'area Canini stendeva Ricci, vantaggio non concretizzato e ripartenza della Cremonese interrotta da un fallaccio di Bocalon, immediatamente ammonito. Nella circostanza è evidente che l'attaccante granata interviene in ritardo con una scivolata fuori tempo, ma l'errore dell'arbitro è stato quello di non fermare il gioco e fischiare una punizione per i granata da posizione favorevolissima. Netto, invece, il rigore concesso agli ospiti al 36': Bocalon è bravo a tenere in campo il pallone con una bella giocata, è ingenuo Canini a farsi saltare da Rosina che viene colpito sul piede d'appoggio mentre provava a servire un compagno. Le immagini, però, dimostrano chiaramente che il penalty andava ripetuto, dal momento che ben due giocatori della Cremonese si trovano a ridosso del dischetto del rigore non appena Kiyine colpisce la palla, situazione che impedisce all'italo-marocchino di avventarsi nuovamente sulla sfera.
Nella ripresa altri episodi controversi, come due fuorigioco assai dubbi fischiati a Piccolo e Cavion lanciati a rete: il guardalinee, nella circostanza, grazia la Salernitana e non si accorge che, per ben due volte, c'è Casasola a tenere tutti in gioco salendo in netto ritardo. Sacrosanto il rosso a Popescu che, senza criterio, mette il dito nell'occhio a Piccolo dopo un "testa a testa"e qualche parolina di troppo. E' stato l'assistente a segnalare all'arbitro l'irregolarità, ma lo stesso Piccolo accentua notevolmente e si becca soltanto un giallo. Va sottolineato che l'ex Lanciano ha protestato per tutto l'arco della gara e forse meritava un provvedimento disciplinare più severo. Stesso discorso per Alessandro Rossi che, appena entrato, stendeva in scivolata Arini in una zona di campo tutt'altro che pericolosa: anche in questo caso più "arancione" che giallo, accadde una cosa molto simile a Cittadella e sotto questo aspetto il ragazzo deve lavorare molto. Giuste le altre ammonizioni, compresa quella a Radunovic per perdita di tempo. Nel finale altrettanto giusto fischiare una punizione dal limite alla Cremonese per fallo di Ricci su Perrulli.
Gaetano Ferraiuolo
