Come annunciato ieri sera attraverso un comunicato stampa, la curva Sud ha indetto questo pomeriggio lo sciopero del tifo per 15 minuti disertando gli spalti e restando nel piazzale antistante l'Arechi ad intonare cori non solo d'amore nei confronti della Salernitana, ma anche di contestazione verso la società. Gli ultras, il club Mai Sola e tanti altri singoli tifosi hanno inteso appoggiare l'iniziativa rilanciata dal leader della Nuova Guardia Mino Caputo entrando allo stadio esattamente al 15', un minuto prima della rete del vantaggio del Cittadella che ha ulteriormente acuito il clima di malcontento e di disappunto. "Salerno non è la Lazio" e "Meritiamo di più" due dei cori più gettonati, un clima surreale che non ha scalfito più di tanto il patron, immortalato in tribuna mentre faceva "autoironia" ascoltando le canzoni degli ultras. "Lotito via da Salerno" ha urlato tutto lo stadio quando il Cittadella ha raddoppiato, molte persone hanno addirittura deciso di tornare a casa in largo anticipo per il pessimo primo tempo disputato da una squadra apparsa a tratti senz'anima e poco combattiva. Nella ripresa l'Arechi ha ripreso a ruggire e il gol di Schiavi a destato tutti dal torpore. In quel momento i 6700 dell'Arechi (altro dato altamente negativo, ma ampiamente annunciato) hanno spinto a più non posso sperando di contribuire alla conquista del pareggio e quando Rossi ha sfiorato il 2-2 di testa il volume del tifo si è alzato ulteriormente. Radunovic ci ha messo del suo, neutralizzando il rigore e galvanizzando ancor di più una curva che, nemmeno sull' 1-3, ha smesso di cantare per Salerno e per la Salernitana. Quella curva che ha accolto davvero con amarezza e dispiacere gli eventi sportivi delle ultime settimane e che ha confermato la volontà di disertare qualora l'anno prossimo non sarà allestita una squadra competitiva. All'esterno della tribuna, invece, una decina di persone ha urlato al patron di andare via. "Torna a Roma e portati gli scarti della Lazio" ha tuonato un tifoso, altri invece hanno battibeccato con Kiyine invitandolo ad impegnarsi di più. Un clima di tensione che rischia davvero di rendere difficoltoso questo finale di stagione, con uno strappo che sembra insanabile e che va assolutamente ricucito per il bene della Salernitana
Gaetano Ferraiuolo
