Bernardini in sede: proposto un nuovo rinnovo

Il calciatore e la società pronti a stringersi la mano

Salerno.  

"I precontratti? Non mi interessa, sono accordi che possono anche essere stracciati. Io so solo che Alessandro si è sempre dimostrato un grande professionista e che spero di averlo a disposizione quanto prima possibile" dichiarò Stefano Colantuono nel giorno della sua ultima conferenza stampa rispondendo ad una precisa domanda su Alessandro Bernardini, un messaggio molto chiaro non solo al calciatore, ma anche alla società. Che il mister, in caso di riconferma, voglia puntare sul centrale di Domodossola è evidente, ancor di più perchè praticamente nel corso della sua gestione non lo ha mai avuto a disposizione a causa di un infortunio che presumibilmente lo terrà fermo ancora per diverse settimane. E alla fine di una lunga telenovela chissà che non possa essere accontentato: è notizia di questa mattina, infatti, che Bernardini sia stato convocato in sede dal direttore sportivo Angelo Fabiani che, dopo un confronto con la proprietà, avrebbe deciso di incontrare in prima persona il calciatore per fare il punto della situazione e provare a capire se ci siano i margini per ricucire uno strappo che sembrava insanabile. "Se qualcuno in scadenza ha pensato di andar via prima del tempo si sbaglia: fino a giugno non si muove nessuno" tuonò il ds a metà gennaio, quando si parlava di un contratto ormai firmato da Bernardini con il Novara che, dal canto suo, continua ad esser certo di averlo a disposizione sin dal primo luglio sulla base di un accordo al momento soltanto verbale. Ora Bernardini si trova dinanzi ad un bivio: mantenere la parola data al club piemontese (che a sua volta si tirò indietro nel 2015 per la nota vicenda "Treni del gol" lasciandolo a casa proprio alla vigilia dell'inizio della stagione) o ripartire dalla Salernitana? Il problema non è di natura economica, ma potrebbe essere incentrato sugli obiettivi; all'ex Livorno avrebbe dato fastidio soprattutto la presa di tempo della società, dalla quale si aspettava una considerazione maggiore in virtù dell'ottimo rendimento garantito per due anni. A questo punto, però, le parti si potrebbero venire incontro una volta per tutte: contratto di tre anni con ingaggio leggermente più alto rispetto a quello percepito quest'anno e bonus in base al raggiungimento di obiettivi personali e di squadra. In quel caso, con Schiavi, Casasola, Vitale e Pucino, si ripartirebbe con un'ottima base difensiva, senza dimenticare che il presidente Mezzaroma è sceso in campo in prima persona per blindare anche Alessandro Tuia, sul quale- non a caso- si è fiondato proprio il Novara promettendo una proposta allettante in caso di salvezza.

Gaetano Ferraiuolo