Abbiamo sottolineato più volte e con dispiacere quanto la gente si sia allontanata dalla Salernitana. A torto o a ragione è sicuramente un qualcosa di molto triste, perché l’Arechi vuoto è un autentico colpo al cuore per chi era abituato a vedere il principe degli stadi ribollente di tifo e di passione, quasi capace di far gol da solo. Allo stesso tempo, però, bisogna rimarcare che in trasferta, quest’anno, la gente ha risposto in maniera eccezionale rappresentando un valore aggiunto; non a caso attaccando sotto la propria curva la Salernitana ha rimontato le gare di Parma, Avellino e Bari, ha vinto a Novara ed ha strappato un punto allo Stirpe battendo il record di presenze con quasi 2000 biglietti polverizzati in poche ore.
Ci chiediamo: quale tifoseria italiana, con una squadra senza obiettivi e in un turno serale e festivo, porterebbe in trasferta tantissima gente? Probabilmente nessuna, ma Salerno quando vuole è capace di questo e di altro. In totale saranno ben 413 gli irriducibili granata che gremiranno il settore ospiti del Curi, stadio notoriamente ostile e che è stato teatro, in un lontano passato, di un gemellaggio trasformatosi in rivalità dopo quella famosissima sfida in coppa Italia diretta dall’arbitro De Santis. Ancora una volta, dunque, il cavalluccio marino potrà contare sul suo più fedele alleato; la Nuova Guardia e i gruppi ultras guideranno i cori con la passione di sempre, insieme a loro ci saranno i ragazzi del club Amici della Salernitana, il gruppo Mai Sola del presidente Antonio Carmando (che anche quest’anno ha battuto ogni record andando praticamente ovunque sin dalla prima di coppa Italia a Carpi), il Salerno Club di Salvatore Orilia e dell’addetto stampa Andrea Criscuolo, pronto a “giocare” sugli spalti il suo derby personale in nome dell’amicizia fraterna che lo lega al tecnico avversario Roberto Breda.
A loro si aggiungeranno i tanti salernitani residenti al Nord e al centro Italia che hanno deciso di trascorrere il giorno di festa non con amici e familiari, ma con la loro squadra del cuore. Un ennesimo segnale alla società di Lotito e Mezzaroma; entrambi non seguono la Salernitana in trasferta da oltre 3 anni, ma dinanzi a questa manifestazione d’amore e d’affetto non si può che auspicare l’allestimento di una rosa di primo livello per il prossimo difficilissimo campionato. Del resto se in 413 seguiranno dal vivo una partita teoricamente “inutile”, figuriamoci cosa potrebbe dare Salerno in termini di presenze se si lottasse per traguardi ambiziosi…
Gaetano Ferraiuolo
