La Sud:"Non basta la solidità, restituite il sogno alla città"

In 6000 per la sfida con l'Entella, tifo incessante durante i 90 minuti. Ricordato Bani

Salerno.  

Pur in contestazione nei confronti della società, la tifoseria granata anche ieri pomeriggio ha garantito massimo sostegno alla squadra sostenendola dal primo al novantesimo con grande passione e senso di appartenenza. Uno stadio quasi del tutto vuoto e popolato da poco più di seimila persone si è trasformato in un'autentica bolgia per spingere la Salernitana verso la vittoria, conferma del fatto che la qualità conta più della quantità e che lo zoccolo duro può fare la differenza in attesa che gli "occasionali" si ricordino che il cavalluccio marino va amato per tutto l'arco della stagione e non solo quando si affrontano Bari ed Avellino. Compatta, trascinante, carica e motivata, la curva Sud ha fatto in pieno il proprio dovere indossando la maglia numero 12 ancora una volta, senza mai mollare e lanciando un segnale chiarissimo ai calciatori: "Noi vogliamo questa vittoria", senza pensare al possiibile indiretto "dispetto" sportivo ai rivali dell'Avellino e ad una classifica che poteva imporre anche minore furore agonistico. La Salernitana ha recepito l'appello e, trascinata dalla sua gente, ha disputato un'ottima prestazione vincendo meritatamente e regalandosi il settimo successo interno stagionale, con tanto di festa sotto la Sud sulle note di quel "Despacito granata" che ha accompagnato fedelmente l'ippocampo in giro per l'Italia nell'ultimo anno e mezzo.

Emblematico anche lo striscione esposto dagli ultras al momento dell'ingresso in campo delle squadre: "Non ci basta la solidità, bisogna restituire il sogno a questa città", un messaggio a Lotito e Mezzaroma chiamati ad investire ulteriormente per provare a lottare per la promozione per ricambiare l'affetto dello zoccolo duro e di chi contesta garantendo, però, sostegno alla squadra e presenza in tutti gli stadi italiani. Non è mancato l'angolo dedicato al ricordo, con il consueto coro al Siberiano e uno striscione per il compianto Roberto Bani, scomparso tragicamente proprio all'Arechi "per seguire la sua Leonessa". Un momento toccante apprezzato anche dagli otto irriducibili tifosi dell'Entella che hanno sostenuto un viaggio lunghissimo pur di aiutare i propri beniamini. Tra i più applauditi ci sono stati mister Colantuono, Rosina, Akpro e Casasola, fischi assordanti per Vitale, mentre del post partita abbiamo ampiamente detto a parte. A prescindere dalla frattura tra proprietà e tifoseria, c'è la certezza che la Salernitana sul suo più fedele alleato potrà sempre contare.

Gaetano Ferraiuolo