Quando era arrivato a Salerno i soliti direttori sportivi social lo avevano etichettato come il classico "bidone" proveniente dalla Lega Pro preso esclusivamente per risparmiare soldi, con le facili ironie riferite alle due retrocessioni consecutive che ne avevano fermato il processo di crescita sia a Como, sia a Trapani. Addetti ai lavori di livello internazionale, però, lo avevano descritto come un calciatore di grandissime potenzialità, con ampi margini di miglioramento e destinato ad una carriera importante anche in categorie più prestigiose della B. Sin dalla sua prima partita con la maglia granata Tiago Casasola ha dimostrato di essere un elemento di spessore, quel giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere a disposizione: serio, tatticamente duttile, atleticamente forte, leader nello spogliatoio, attaccato alla maglia, pronto a mettersi in gioco nei momenti di difficoltà. Anche ieri l'ex Alessandria, pur schierato terzino destro, è stato tra i migliori in campo in assoluto: nessun errore difensivo, tante sgroppate sulla fascia, progressi dal punto di vista tecnico, qualche cross interessante, ma soprattutto un atteggiamento sempre positivo e propositivo volto ad incoraggiare il compagno in difficoltà.
E' stata, dunque, davvero una piacevole sorpresa, al punto che qualche club anche di categoria superiore avrebbe già chiesto informazioni ad una Salernitana che non vuol proprio saperne di privarsene in futuro. Le vie del mercato sono infinite, ma Casasola sarà uno dei punti di forza della squadra versione 2018-19, un giocatore di assoluto valore, ancora giovane e che rappresenta un patrimonio tecnico ed economico da custodire nel modo migliore. Del resto è sotto gli occhi di tutti che la Salernitana partirà con un'ottima base difensiva: gente come Schiavi, Bernardini, Vitale, Pucino, Mantovani e lo stesso Casasola rappresentano un lusso per la categoria, ancor di più se si tratta di elementi che possono ricoprire più ruoli a prescindere dal modulo adottato dal tecnico. A lui il compito di confermarsi anche l'anno prossimo su livelli ancora più alti per obiettivi decisamente più prestigiosi.
Gaetano Ferraiuolo
