Quanto accaduto immediatamente dopo la partita con l'Entella rappresenta ancora oggi argomento di discussione negli ambienti del tifo granata, con una spaccatura evidente tra chi addirittura auspica un cambio ai vertici societari e chi, al contrario, è convinto che la tifoseria pecchi di memoria corta e stia sottovalutando le potenzialità della proprietà forse economicamente più solida della storia. Di commenti anche discordanti ne stanno arrivando tanti anche sulla nostra pagina facebook: al netto dei soliti soloni che di costruttivo non vogliono proprio far nulla e che utilizzano i social come valvola di sfogo, ci sono anche tante persone che provano a ragionare per il bene della Salernitana nel rispetto delle opinioni di tutti. Pubblichiamo oggi il pensiero di un tifoso di Salerno che ha proposto sui social nelle scorse ore una riflessione che sicuramente dovrà far riflettere. Ricordiamo, prevedendo già i commenti dei soliti noti che potrebbero accusare qualcuno di essere "filo-societari", che siamo sempre pronti a pubblicare qualsivoglia lettera o messaggio nella rubrica "ci scrive" a patto che abbiano contenuto costruttivo e non aggressivo e diffamatorio:
"Sono tifoso della Salernitana da una vita, uno di quelli che ha fatto le trasferte di Giarre, Licata e Nola e che è andato allo stadio dopo aver subito un delicatissimo intervento chirurgico. Leggo tanti commenti in queste ore e la cosa che fa più male e che i primi a parlare destabilizzando solo coloro che sabato pomeriggio erano comodamente seduti sul divano dinanzi alla tv, mentre noi ci sgolavamo sugli spalti pur con idee diverse. La vera contestazione si fa tutti insieme, all'Arechi e non guardando la televisione: la Salernitana è sempre la Salernitana e chi ne è realmente innamorato un minuto o 10 euro per vedere la partita li trova sempre. Quanto all'accaduto, il mio pensiero può rappresentare una voce fuori dal coro, ma sono fermamente convinto di quello che sto per affermare: Salerno non è pronta per la serie A. In base a cosa pensiamo di meritarla a prescindere? Abbiamo una tifoseria spaccata,sempre meno gente allo stadio,una struttura che tra poco ci crolla addosso e con tanti problemi come i parcheggiatori abusivi che ti distruggono l'auto se non paghi,le istituzioni assenti su questi problemi e altri, mancanza di strutture... E noi ce la prendiamo con Lotito che ci ha preso dal fallimento?! Lui ci aveva promesso di riportarci in B il prima possibile e riprenderci marchio colore e denominazione.
Lui le promesse le ha mantenute! Noi?! Noi avevamo promesso in cambio i 20mila fissi!! Abbiamo mantenuto la promessa?!!A tutte queste carenze non può sopperire lui! Ricordo che si è fatto carico del manto erboso! Cosa che spetta al comune! Finalmente abbiamo un campo decente( e non più la famosa zolla di Bolic)!E il comune che fa??! Tiziano ferro!! E i salernitani contenti!!!
Ma siamo da,serie A!!Questo è il grande problema: una parte della tifoseria non è ambiziosa, ma presuntuosa e pecca di memoria corta. Oggi si rimpiange Aliberti dimenticando che quando stavano sancendo l'esclusione della Salernitana dalla B si scese in piazza con il tormentone "Meglio la C che Aliberti", cosa che sta accadendo anche quest'anno e che insegna che noi non vogliamo proprio imparare nulla: quando tra 10 anni Lotito andrà via si rimpiangerà l'attuale società. Io preferisco chi magari a parole non sempre è impeccabile, ma ci fa vedere il calcio, piuttosto che un imprenditore che promette serie A e trionfi e poi non ha soldi nemmeno per gli stipendi.
Aliberti ha fatto il suo in un'epoca molto più favorevole dal punto di vista economico-ambientale, ripartendo dalla B in una buona posizione di classifica e non da Budoni e Boville. Chi oggi vuole la A e tifa per l'obiettivo probabilmente nomina il Siberiano nei cori, ma nemmeno lo conosce e non immagina cosa avrebbe fatto in questo contesto. Basta una frase: conta la maglia, non chi la indossa. Cerchiamo di crescere tutti, Vedrete che Lotito, che è un competitivo, farà una grande squadra nel rispetto degli ultras, la vera forza della Salernitana, e di tutte quella persone che la amano a prescindere da tutto e che davvero credono nella Salernitana"
Gaetano Ferraiuolo
