Saia, che disastro: ancora una direzione ostile del siciliano

Gol regolare annullato alla Salernitana, due rigori negati e un rosso mancato ad Agnelli

Salerno.  

In un momento in cui il calcio italiano si interroga sulle squadre B e vieta ad un presidente facoltoso di guidare un club in massima serie per problemi di “affinità” e parentela proprio quando ogni giorno falliscono società su società, sarebbe invece il caso di puntare seriamente l’attenzione sulla classe arbitrale che, praticamente per tutto l’anno, è stata protagonista in negativo nonostante l’introduzione di uno strumento tecnologico che, paradossalmente, ha aumentato le polemiche e fatto tornare alla mente i fantasmi di un tempo. In cadetteria il Var non c’è ancora, ma sarebbe assolutamente inutile se si continuerà a promuovere nella categoria superiore quegli arbitri che continuano a commettere errori clamorosi.

Oggi giornata no per il signor Saia della sezione di Palermo che, come spesso accaduto anche nel recente passato, è incappato in un pomeriggio negativo danneggiando a più riprese una Salernitana letteralmente furiosa per alcune decisioni a senso unico e che hanno indirettamente favorito un Foggia messo sotto per un’ora e che deve ringraziare soltanto la dea bendata se ha lasciato il campo con i tre punti. Già nel primo tempo i granata avevano storto il naso per la mancata espulsione dell’ex Christian Agnelli che, già ammonito, ha commesso un paio di falli tattici a metà campo protestando platealmente senza ricevere il secondo cartellino giallo, un fatto insolito dal momento che Saia, statistiche alla mano, è uno dei più severi della categoria come la stessa Salernitana ha avuto modo di notare in prima persona nel passato. Nella ripresa, invece, performance davvero da 4 in pagella per l’arbitro palermitano e per i suoi assistenti che, al 20’, hanno annullato un gol regolare ai granata: le immagini mostrano chiaramente che Camporese tiene in gioco tutti i calciatori in maglia bianca, una svista colossale malgrado l’ottimo piazzamento del guardalinee.

Dopo aver reclamato per un rigore non concesso su Casasola (anche in questa circostanza i replay mostrano un intervento quantomeno ai limiti da dietro), la Salernitana si è vista “scippata” di un penalty che definire netto sarebbe un eufemismo: a meno che il regolamento non consenta al Foggia di giocare con due portieri (e non ci risulta) è troppo netto per non essere visto il tocco di mano di Tonelli sul tiro di Di Roberto indirizzato verso la porta, con Saia ben piazzato, ma che ha fatto segno di proseguire tra l’incredulità anche degli stessi tifosi del Foggia. Nessuna protesta potrà restituire nulla ai granata, ma negli ultimi anni davvero i supporters granata hanno dovuto subire una serie incredibili di decisioni sfavorevoli che meriterebbero riflessioni diverse. E invece Saia sembra tra i candidati alla promozione…

Gaetano Ferraiuolo