Anche nell’ultima trasferta stagionale la Salernitana ha potuto contare sul prezioso apporto del pubblico. Nonostante le limitazioni imposte dall’Osservatorio in virtù della nota rivalità tra le due tifoserie, in quasi 300 sono partiti di primo mattino alla volta di Foggia sperando di tornare a casa con una bella vittoria e con tre punti che avrebbero permesso di riscattare l’incredibile 0-3 dell’andata. Purtroppo sul campo le cose non sono andate benissimo e la Salernitana ha perso immeritatamente per 1-0 pagando a caro prezzo un avvio troppo soft dal punto di vista mentale, ma soprattutto gli errori del solito Saia. Brutta l’accoglienza riservata ai salernitani, con cori di scherno, offese e frasi discriminatorie che potrebbero comportare anche una multa qualora il direttore di gara mettesse tutto a referto. Del resto lo Zaccheria non è mai stato uno stadio tranquillissimo: senza andare troppo indietro con la memoria ricordiamo che l’ex granata Gattuso, due anni fa, fu colpito alla testa da una bottiglia da un gruppo di facinorosi presenti in tribuna, con conseguente sospensione della gara e squalifica del campo. Evidentemente, però, la lezione non è bastata perché anche oggi, stando a quanto filtra, le cose non sono andate benissimo sul piano dell’ordine pubblico.
Diversi lettori hanno infatti segnalato alla nostra redazione un lancio di oggetti nell’immediato post partita ad opera dei sostenitori locali, con bottigliette che sono volate all’indirizzo di quei tifosi che stavano accomodandosi in macchina per riprendere la strada di casa. Voci ovviamente tutte da confermare e che stiamo cercando di approfondire: fortunatamente sembra che questo parapiglia finale non abbia comportato nessuna conseguenza per gli amanti del cavalluccio, ma tanto spavento per alcuni tifosi molto giovani che speravano di vivere un pomeriggio completamente diverso, ma che addirittura si dicono pronti a non andare più in trasferta “perché non si può rischiare la vita per una partita di calcio”. La speranza, ovviamente, è che siano fonti non veritiere perché chiudere così la stagione non farebbe certo onore ad una tifoseria, quella foggiana, che ha fatto la differenza sotto tutti i punti di vista e che è prima in classifica per presenze in campo esterno. La rivalità e lo sfottò sono il sale del calcio, ma se davvero si vorrà tornare all’antico e senza restrizioni è necessario un salto di qualità e di maturità da parte di tutti. Seguiranno aggiornamenti.
Gaetano Ferraiuolo
