Salernitana, un piccolo record: nessuna in B con un 2001

L'esordio di Novella, il più giovane dell'anno. Bene anche Gaeta, Mariani: "Stiamo crescendo"

Salerno.  

Tra le note positive della serata di ieri c'è senza dubbio l'esordio dal primo minuto del centrocampista Gaeta e quello da subentrante di Novella, due dei prodotti più interessanti del settore giovanile della Salernitana che hanno disputato un'ottima stagione nella formazione Primavera meritando anche la convocazione della nazionale e l'attenzione di numerosi addetti ai lavori. Pur a cospetto di giocatori di spessore e di categoria superiore, entrambi hanno dato il massimo per la maglia granata mostrando coraggio, personalità e piedi buoni, del resto Gaeta si era distinto già a Foggia per la sua capacità di fornire un contributo positivo senza assolutamente farsi condizionare dal clima infuocato ed ostile dello Zaccheria. Statistiche alla mano la Salernitana ieri sera ha battuto un piccolo record: quest'anno è l'unica squadra di B ad aver schierato un 2001, una grande soddisfazione per la società e una risposta anche a quegli scettici che, per principio, ritenevano "fallimentare" la gestione del settore giovanile basandosi sui risultati dimenticando che la crescita di un ragazzo è graduale e richiede tempo e pazienza, soprattutto in una città e in una piazza così esigente.

Tra gli altri calciatori giovani che quest'anno hanno esordito in B ci sono Tonali del Brescia, Plizzari della Ternana, Mulattieri dello Spezia e Viviani del Bari, tutti classe 2000. Era ormai dalla stagione 2009-10, quella della retrocessione targata Lombardi, che la Salernitana non giocava una partita di serie B affidandosi ai giovani del vivaio; nella storia solo Zorò ha eguagliato Novella indossando per la prima volta la maglia granata all'età di 17 anni, in occasione della partita casalinga contro la Ternana andata in scena nel maggio del 2000 e persa anche in quel caso per 2-0. Tornando all'attualità, Marco Mezzaroma ha promesso ulteriori investimenti per il settore giovanile e, da questo punto di vista, sono state emblematiche le dichiarazioni del tecnico Mariani che, in settimana, si è espresso così: "Stiamo crescendo molto, bisogna ringraziare la società, il direttore sportivo Fabiani, tutto lo staff e i calciatori che hanno capito cosa significhi indossare la maglia granata. A volte ci si concentra solo sui risultati del campo, in realtà c'è alle spalle tutto un lavoro che non si vede, ma che sta dando i suoi frutti. Ci sono tanti giocatori che potranno presto far parte stabilmente della prima squadra, voglio rivolgere un plauso pubblico a Colantuono che spesso si confrontava con noi del settore giovanile per chiederci informazioni".

A Colantuono va dato merito di aver avuto coraggio e di aver sempre dato uno sguardo interessato al lavoro del settore giovanile granata, con confronti quotidiani con Mariani, con la dirigenza e con tutti i suoi collaboratori. Ieri, oltre a Gaeta e Novella, in panchina c'era anche De Sarlo, ma la sensazione è che in ritiro a luglio saranno in tanti a mettersi a disposizione dell'allenatore per ritagliarsi uno spazio importante. Anche da questi piccoli segnali si può capire quanto sia ambizioso il progetto del futuro.

Gaetano Ferraiuolo