A conferma della volontà di essere quanto più presente possibile sul territorio e di sposare qualsivoglia iniziativa socio-culturale, questa mattina la Salernitana è stata ospite del campus universitario di Fisciano per un incontro con gli studenti della facoltà di giurisprudenza incentrato sulla lealtà sportiva, un vero e proprio seminario che ha arricchito i presenti e incuriosito numerosi partecipanti che hanno animato il dibattito ponendo domande interessanti. In rappresentanza della società c’era il direttore sportivo Angelo Fabiani. Strappata la promessa di avviare con l’Università di Salerno una vera e propria collaborazione, la Salernitana ha applaudito l’avvocato Silvia Morescanti, professionista particolarmente apprezzata a livello nazionale che, nel 2006, fu protagonista assoluta durante le udienze di Calciopoli. Il suo intervento ha riscosso notevole successo ed era incentrato su tematiche importanti quali la lealtà sportiva, la componente emotiva degli imputati durante i processi (in tal senso è stata ricordata la figura del giornalista Ignazio Scardina, recentemente scomparso e indicato come una “vittima di calciopoli”), il ruolo dell’avvocato nei processi sportivi e penali e quello dell’azienda calcio nella società moderna, la scarsa obiettività di media anche nazionali che spesso sbattono il “mostro in prima pagina” anche in assenza di prove e di condanne salvo poi dedicare un semplice trafiletto quando lo scenario muta radicalmente a favore degli indagati.
Non sono mancati anche riferimenti specifici e simpatici retroscena relativi a quella rovente estate del 2006, un processo che l’avvocato Morescanti ha definito “divertente per noi, meno per gli imputati” e che è stato reputato da uno dei relatori, il responsabile SIAE Claudio Preziosi, un “processo mediatico, era stato stabilito che qualcuno dovesse pagare le conseguenze di cose che forse non sono nemmeno successe. Vorrei ricordare quante persone, nella storia, si sono suicidate perché non sopportavano il peso di accuse infamanti”. Tornando alla relazione dell’avvocato Morescanti, tanti sono stati gli spunti di interesse. Nel video che segue potrete ascoltare alcune dichiarazioni interessanti, una in particolare che riguarda la Salernitana e il discorso multiproprietà in proiezione di una possibile promozione in A.
Durante la relazione, invece, ha colpito, tra i tanti, questo passaggio: “Ricordo con commozione Ignazio Scardina, “ucciso” da calciopoli. La giustizia sportiva non tiene conto che la gente difende un proprio diritto, ci sono tante cose in questo sistema che non mi piacciono e che non condivido. Il ruolo dell’avvocato, in processi di questo tipo, è fondamentale: non solo dobbiamo difendere i soggetti purtroppo coinvolti, ma è fondamentale essere abili ad attuare una strategia vincente che possa convincere il procuratore federale. Nel caso di calciopoli ricordo che ci diedero tre giorni di tempo per ascoltare 145mila intercettazioni telefoniche, una situazione che si commenta da sola. Del resto la giustizia sportiva ha condannato in due mesi persone che, nel 2014 dopo la sentenza finale della Cassazione, dal punto di vista penale sono usciti indenni”. Nel video l’intervista realizzata con l’avvocato.
Servizio di Gaetano Ferraiuolo
