Ospite dell'ultima puntata della trasmissione Granatissimi in onda come ogni martedì alle 21 su OttoChannel (canale 696 del digitale terrestre), il dirigente della Salernitana Alberto Bianchi ha parlato di presente, passato e futuro analizzando la situazione a 360° e toccando diversi aspetti. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Si riparte dall'attuale guida tecnica?
“Colantuono è un allenatore importante, già a dicembre ha deciso di sposare il progetto della Salernitana con un contratto pluriennale. Siamo contenti di averlo con noi anche il prossimo anno, anche lui sa bene che c’è un programma a medio-lungo termine e insieme possiamo crescere sotto tutti i punti di vista”.
Peccato che la stagione si sia chiusa con una sconfitta in casa, ma la tifoseria è stata encomiabile...
“Il pubblico di Salerno non lo scopriamo certo noi, ha dato un ennesimo segnale di attaccamento in un momento in cui l’entusiasmo è calato. La curva, pur con qualche critica e con manifestazioni di disappunto che dobbiamo accettare per crescere e migliorare, ha inteso lanciare un segnale di grandissimo amore. Anche in trasferta ci hanno seguito in numero cospicuo e loro hanno tutto il nostro rispetto, sappiamo perfettamente una piazza del genere quanto può dare e quanto può togliere. Basti pensare a quanto abbiamo sofferto la mancanza del tifo contro il Cittadella, per me che ho fatto il calciatore so bene che il pubblico trasmette qualcosa in più, è una componente importante. Per un giocatore giovane, che magari non ha mai giocato in piazze così calorose, avere l’Arechi al fianco fa la differenza”.
Tutte queste manifestazioni d'affetto aumentano di molto il senso di responsabilità...
“Ieri a Policastro abbiamo tastato con mano l’entusiasmo della provincia, questo spingerà ulteriormente la società ad attrezzarsi per onorare al meglio la data storica del 19 giugno 2019. Vogliamo rendere orgogliosi tutti i tifosi della Salernitana, ma il campionato di serie B lo conosciamo tutti e quindi è inutile e controproducente fare proclami. La nuova stagione, però, è già iniziata”.
Tra i riconfermati ci sarà Akpa Akpro?
Su Akpro ho letto tante fesserie, ma è uno che ha collezionato 200 presenze nel Tolosa in serie A. C’è una parte dell’ambiente che giudica sempre senza nemmeno conoscere; ha avuto bisogno del suo tempo per ambientarsi nella città e assimilare la cultura nuova, non ha fatto vedere ancora tutto il suo potenziale. A giugno scadrà il suo contratto, Fabiani avrà avviato sicuramente i contatti per far valere il rinnovo triennale” .
Cosa è mancato quest'anno per lottare per i play off?
“Quando si inizia un campionato si spera di fare il meglio possibile, pensiamo tutti che potevamo fare qualcosa in più. Purtroppo abbiamo avuto qualche problema di troppo in fase realizzativa, solo due calciatori sono andati in doppia cifra. Va considerato, però, che ragazzi come Bocalon sono al primo anno tra i protagonisti: è l’unico calciatore, insieme a Montalto e Mazzeo, che venendo dalla Lega Pro ha segnato tanto. Riccardo poteva realizzarne anche di più perché ha sbagliato qualche occasione semplice, ma nel complesso ha fatto un buon campionato. E’ stato bravo anche Sprocati, ci mancano quei 10 punti in più che con un terzo giocatore in doppia cifra ci potevano far fare il salto di qualità”.
A proposito di Montalto, si parla di un imminente arrivo a Salerno...
“Se dei nomi accostati alla Salernitana ne arrivassero un quarto, partiremmo per il ritiro in 60. Scrivendone tanti uno alla fine lo si indovina. Sono cose che dovete chiedere al direttore sportivo”.
Quale è stato il momento più bello della stagione?
“La vittoria di Avellino è stata la più bella dell’anno, un’onda emotiva che è iniziata al 96’ e che è terminata in tarda nottata a Salerno. I ragazzi si erano resi conto di essere stati protagonisti di un film bellissimo. Il nostro intento è quello di vivere quelle emozioni per tutto l’anno, come si fa a pensare che Lotito ci venga a dire che non vogliamo andare in serie A. Sarebbe un illecito, anzitutto, ma soprattutto non rientra nella mentalità di questa proprietà. Nessun galleggiamento: è una cavolata pazzesca. Si possono sbagliare le scelte e ne sbaglieremo ancora, ma il nostro obiettivo è fare il meglio possibile”.
Sicuramente è fondamentale poter ripartire da una struttura di proprietà...
“Tutti i giorni ci rechiamo al Mary Rosy, si riparte da una struttura importante. Ci vorrà un pochino di tempo e non sarà pronto nella sua totalità alla ripresa degli allenamenti a Salerno dopo il ritiro, ma avremo a disposizione due campi. Ne costruiremo un terzo, mentre il settore giovanile avrà nel Volpe la sua casa. L’esordio di Novella e Gaeta deve rappresentare un punto di partenza, ce ne sono tanti altri vicini alla prima squadra e sono tutti di Salerno.Voglio ringraziare tutti gli allenatori del settore giovanile che hanno pianto di gioia quando i loro ragazzi sono stati convocati, senza di loro non sarebbe stato possibile. Sono soddisfazioni enormi, nessuna squadra in B ha schierato quest’anno un 2001”.
Aumenteranno le iniziative per incentivare i tifosi?
“Torneremo nelle scuole, andremo in provincia per manifestare la nostra riconoscenza. Tocca a noi fare in modo che i bambini crescano tifando per la Salernitana. E’ vero che, con il Napoli in Champions, qualche ragazzino possa essersi legato ai colori azzurri piuttosto che a quelli granata, ma tocca a tutti noi invertire questa tendenza”.
Quando ci sarà un confronto tra le parti per pianificare le strategie di mercato?
“A breve ci sarà un incontro tra la proprietà, la dirigenza e Colantuono. Dobbiamo cercare il portiere, ma non è da escludere possa essere uno dei due che avevamo già. In alcuni ruoli numericamente dobbiamo intervenire: la difesa è abbastanza completa, negli altri reparti c’è da lavorare. Ci sono tante opzioni anche per il ritiro, è stato fatto un sopralluogo a Rivisondoli e c’è anche l’ipotesi Roccaporena”.
Gaetano Ferraiuolo
