Play off di B, rimpianti e riflessioni

Con tutti i suoi limiti la Salernitana all'Arechi poteva battere chiunque. Il Bari...

Salerno.  

L'attesa è stata lunghissima, ma finalmente l'altro ieri hanno avuto inizio i play off di serie B. Chi raggiungerà Parma ed Empoli che hanno conquistato la massima categoria senza passare per gli spareggi? Difficile dirlo, di certo c'è che Perugia e Bari, pur avendo disputato un buon campionato, anche l'anno prossimo torneranno all'Arechi da avversarie e che Venezia e Cittadella, tutt'altro che accreditate ai nastri di partenza, con pieno merito stanno cullando il sogno promozione abbinando bel gioco ai risultati pur non annoverando in organico calciatori di primissimo spessore, almeno sulla carta. E' chiaro che osservare attentamente queste gare ha dato il via ad una serie di riflessioni che proviamo a condividere con i nostri lettori:

-sensazione di rimpianto: con tutti i suoi limiti strutturali, siamo convinti che questa Salernitana, soprattutto all'Arechi, se la sarebbe giocata alla pari con tutte e quattro le squadre che ieri si sono date battaglia. A Venezia c'erano 7mila spettatori, circa 5500 a Cittadella, immaginiamo cosa sarebbe stato il principe degli stadi con i granata in lotta per la promozione. Altro che dodicesimo uomo: si sarebbe partiti praticamente 1-0 e con la possibilità di archiviare subito la pratica. Perchè in certi contesti, a Salerno, il fattore campo conta tantissimo. A maggior ragione molti tifosi hanno sottolineato che, in fondo, a gennaio bastava investire su un ottimo centrocampista e su un attaccante di qualità per potersi avvicinare alle prime della classe e provarci, almeno fino alla fine. Il campionato, del resto, ha detto che la Salernitana col Bari ha ottenuto due pareggi in emergenza, ha dato 3 gol in 25 minuti al Venezia (la miglior difesa della B per lunghi tratti) e fermato due volte il Perugia, soffrendo soltanto a cospetto del Cittadella.

-l'erba del vicino è sempre più verde: oggi, giustamente, tutti elogiano il percorso fatto da Venezia e Cittadella, ma vi facciamo una domanda: gli stessi giocatori delle due squadre, se tesserati per la Salernitana, avrebbero garantito lo stesso rendimento? Come avrebbe accolto l'ambiente l'arrivo di Suciu, Pinato, Audero, Benedetti, Salvi, Kouame, Schenetti e Modolo? Quanto sarebbe durato Venturato con due pareggi interni consecutivi? Quanto accaduto insegna che giudicare prima di vedere all'opera e affidarsi soltanto ai grandi nomi non produce risultati, soprattutto in una categoria imprevedibile come la serie B.  Al contrario i presunti top player spesso si rivelano un flop: il Bari aveva Floro Flores, Galano, Brienza, Kozak, Cissè e Nenè in attacco, eppure nessuno o quasi è arrivato in doppia cifra

 -l’importanza della solidità societaria: è certamente vero che pagare gli stipendi rientra nella normalità e vantarsi di un atto dovuto non è certo necessario. Va detto, però, che il Bari ha compromesso la sua stagione non per errori di natura tecnica, ma per una gestione del club che ha comportato due punti di penalizzazione, lo stravolgimento del tabellone play off e il rischio concreto, in futuro, di ritrovarsi addirittura senza la serie B. Nel calcio, come nella vita, i se e i ma non fanno la storia e non si può mai sapere cosa sarebbe successo a campi invertiti, ma al San Nicola, con 40-45mila spettatori, probabilmente sarebbe andata diversamente. Al netto degli errori commessi, Lotito e Mezzaroma continuano a rappresentare una enorme garanzia

-la "folle" scelta dell'esonero all'ultima giornata; moda che sta prendendo sempre più corpo in tutte le categorie. L'Udinese, in A, ha mandato via Oddo affidandosi a Tudor per le ultime tre giornate, giocate contro le ultime tre. La Samb ha mandato via Capuano affidandosi a Moriero e ha perso immediatamente ai play off pur col vantaggio del calendario. Il Perugia ha dilapidato l'ottimo lavoro svolto da Breda e Ricchetti chiamando un esordiente come Nesta a 90 minuti dalla fine esonerando gli artefici di un miracolo sportivo. Risultato? 0-3 a Venezia ed eliminazione immediata.

Redazione Sport