Donnarumma: "A Salerno giocavo in un modulo diverso"

L'attaccante vuole restare in A, tifosi divisi: "Un grande giocatore si adatta in tutti i ruoli"

Salerno.  

Ogni volta che l'Empoli segnava un gol, a Salerno il tormentone era sempre quello: "Sicuramente ha segnato Donnarumma". Ed in effetti l'attaccante napoletano in Toscana ha riscattato un anno decisamente mediocre con la maglia granata siglando 23 reti in una squadra troppo forte per la categoria e in tandem con uno come Caputo. Nessuno può mettere in discussione il valore del calciatore, ma buona memoria impone di ricordare due cose: quando ha giocato senza Coda al fianco non ha quasi mai segnato (le sfide con Vicenza e Modena furono emblematiche) e l'anno scorso, con frequenza, ha lasciato il campo tra i fischi per un attaggiamento ritenuto svogliato e poco "bellicoso". Intercettato dai colleghi di Tuttomercatoweb Donnarumma ha dichiarato quanto segue: "É stato un anno importante, sia per me che per la squadra. Abbiamo fatto qualcosa di grande, anni così difficilmente si ripetono. Credo sia stata la ciliegina che ha dato una svolta alla mia carriera. Ho realizzato il sogno di arrivare nella massima serie. Ho fatto ventitré gol in Serie B, credo siano davvero tanti. Ad Empoli mi sono trovato benissimo, ho altri due anni di contratto e non vedo perché dovrei lasciare. Sono tranquillo e carico in vista del ritiro. Più facile giocare con Coda o Caputo? Sono due calciatori che hanno caratteristiche diverse. A Salerno ho giocato in un modulo differente. Sono due amici e due giocatori forti".

Si chiede a Donnarumma se ritiene si sia tolto qualche sassolino dalla scarpa: ""Ho sempre fatto del lavoro il mio punto di forza lavorando a testa bassa e dando il massimo. Ognuno vede il calcio a proprio modo, conta il fatto di aver dimostrato il mio valore. Ora ci godiamo un po' di ferie prima del ritiro". In fondo quello del suo ruolo è sempre stato un tormentone, ma i numeri dicono che con Bollini abbia giocato un buon numero di partite in un attacco a due, che tre allenatori su quattro non lo hanno considerato un titolare inamovibile e che nel calcio di oggi fuoriclasse assoluti si adattano a giocare ovunque senza chiedere la cessione per motivi tattici. E, numeri alla mano, con tutti i suoi difetti e limiti evidenti, Bocalon al suo primo vero anno di B ha segnato 12 gol, una media molto simile al suo collega e il doppio di quanti ne ha realizzati Donnarumma nel suo ultimo anno a Salerno.

Redazione Sport