40mila spettatori in festa, settori dello stadio pieni in ogni ordine di posto, una città e un'intera provincia al fianco del cavalluccio marino per chiudere con l'ennesimo trionfo una cavalcata vincente ed esaltante nel segno di Delio Rossi e dei suoi ragazzi, capaci di trasformare lo scetticismo iniziale in una vera e propria simbiosi con il pubblico di fede granata. Esattamente 24 anni fa si giocava il recupero della semifinale di ritorno dei play off del campionato di serie C1, partita sospesa qualche giorno prima per un nubifragio che causò l'impraticabilità del terreno di gioco. "In quella circostanza ho capito quanto fossimo fortunati a indossare quella maglia: diluviava, ma quando scendemmo in campo per il riscaldamento ci fu un boato impressionante di tutto lo stadio, da pelle d'oca" ha detto in una vecchia intervista concessa alla redazione di Granatissimi il capitano dell'epoca Roberto Breda, tra gli artefici principali di quella indimenticabile cavalcata. Scenario completamente diverso sette giorni più tardi, non solo per le condizioni climatiche, ma anche per lo spettacolo della Sud, capace di lasciare tutti a bocca aperta grazie a una coreografia meravigliosa, tra le più belle della storia.Con quel pubblico era impossibile non partire a mille e la performance della Salernitana fu di altissimo livello, a cospetto di un avversario costretto a vincere in virtù dell'1-1 dell'andata all'Olimpico. La Lodigiani non riusciva a superare la metà campo e Salvatore Fresi portò in vantaggio i padroni di casa con un colpo di testa su cross di Strada, poco dopo il raddoppio del solito Giovanni Pisano, tra i migliori in senso assoluto di quella stagione da incorniciare. Nella ripresa è ancora il bomber siciliano a chiudere l'incontro, mentre il poker fu realizzato Massimiliano De Silvestro dopo aver saltato il portiere con una finta da campione. Preludio alla finalissima del San Paolo e al tripudio granata. Quello stadio in cui si spera presto di tornare per giocare partite ancora più prestigiosi. Cari Lotito e Mezzaroma, con una grande Salernitana l'Arechi potrebbe essere davvero sempre quello del 16 giugno di 24 anni fa...
Gaetano Ferraiuolo
