E alla fine ce l'ha fatta. Al termine di un campionato gettato alle ortiche con il clamoroso 2-2 interno col Foggia, con gli spettri del recente passato che sono tornati a farsi vedere, ma con quel pizzico di fortuna e quella grande determinazione che hanno permesso di ribaltare lo svantaggio maturato all'andata e di riconquistare la massima serie pur avendo perso tante gare in regular season senza aver quasi mai convinto sul piano del gioco. Il Frosinone torna in serie A e merita gli applausi, ma quanto accaduto ieri ha lasciato spazio ad una serie di polemiche non solo tra gli sconfitti, ma anche tra tutti coloro che amano il calcio e che certe scene non vorrebbero mai vederle. Quando i tesserati gialloblu hanno buttato volontariamente in campo alcuni palloni dalla panchina per interrompere le ripartenze degli avversari si è toccato davvero il fondo, roba che ormai non si vede nemmeno in terza categoria. "Stupidaggini, parliamo dell'impresa di questi ragazzi" hanno commentato in sala stampa i massimi esponenti del club che, al contrario, dovrebebero almeno multare quei calciatori che certo, con quel gesto, non si sono dimostrati di categoria superiore e che il giudice sportivo farebbe bene a fermare per più di una giornata. Si ritorna al fatto di Pisapia: facile attaccare un quindicenne quando poi il pessimo esempio arriva dai più grandi.
Anche dal punto di vista arbitrale non sono mancate le polemiche, con il Palermo che ha chiesto un rigore, lo ha ottenuto, ma poi il signor La Penna (ad un passo dalla promozione in A) ha cambiato idea tra lo stupore generale, rabbia acuita dal fatto che già all'andata non fu concesso un penalty solare ai siciliani così come accaduto al povero Cittadella, con il portiere Alfonso che se la prese pubblicamente con "chi vede tutto e fa finta di non vedere". Nessuna volontà da parte nostra di attribuire la promozione del Frosinone a fattori esterni, ma certo è che per due anni di fila (e il discorso aumenterebbe ancora se tornassimo indietro a quanto accadde nell'anno della vittoria della C1) gli episodi sono stati piuttosto fortunati per i gialloblu che, con quell'organico, avrebbero dovuto vincere direttamente senza passare per le Forche Caudine degli spareggi. Dopo un primo tempo equilibrato ci ha pensato Maiello- oggetto del desiderio di Bollini in estate- a sbloccare lo 0-0 nel nuovissimo e gremito Stirpe: a proposito, in questi play off il fattore campo è risultato determinante, nessuna squadra ha vinto in trasferta. Dallo 0-1 in poi il Palermo ha provato a reagire, ha sfiorato il pari due volte imbattendosi in Vigorito, ma ha subito la rete del raddoppio a tempo praticamente scaduto ancora con Ciano, l'uomo decisivo per la A. A quel punto invasione di campo e La Penna costretto a fischiare la fine pur mancando ancora oltre un minuto alla fine della contesa: sarebbe cambiato poco ai fini del risultato, ma il Palermo ha inoltrato ricorso chiedendo la non omologazione del risultato.
"Vergogna", e "E' la Juventus della serie B, l'anno prossimo niente stadio e straccio l'abbonamento a Sky" due dei commenti più gettonati sul web, anche i gemellati baresi hanno manifestato un certo dissenso per alcune situazioni che in questi play off hanno inciso. La classe arbitrale italiana, dunque, continua a commettere errori clamorosi, del resti basti pensare ai disastri di Rocchi, Orsato e Irrati in Spagna-Portogallo per capire quanto il VAR sia inutile se soggetto all'interpretazione di chi continua- ovviamente in totale buona fede- ad incidere sull'esito delle gare. Altra, finale, riflessione: e pensare che la Salernitana ha messo in grossa difficoltà il Frosinone pareggiando per 1-1 in casa con 7 titolari fuori e strappando uno 0-0 allo Stirpe dopo un'ora di dominio...
Frosinone-Palermo 2-0 (and. 1-2): 52' Maiello, 95' Ciano
IL TABELLINO
FROSINONE (3-4-3): Vigorito; Brighenti, Terranova, Krajnc; M. Ciofani, Gori (74' Chibsah), Maiello (84' Koné), Crivello; Ciano, Dionisi, Soddimo (88' Frara). A disp.: Bardi, Russo, Besea, Beghetto, Volpe, Matarese, Citro, Sammarco. All. Longo.
PALERMO (3-4-1-2): Pomini; Dawidowicz (8' Szyminski), Struna, Rajkovic; Rispoli (57' Gnahoré), Jajalo, Murawski (77' Trajkovski), Aleesami; Coronado; Nestorovski, La Gumina. A disp.: Posavec, Accardi, Bellusci, Fiore, Ingegneri, Fiordilino, Gnahorè, Rolando, Balogh, Moreo, Trajkovski. All. Stellone.
MARCATORI: 52' Maiello, 95' Ciano
ARBITRO: La Penna di Roma 1 (Rocca-Cecconi). IV UFFICIALE: Raspollini di Livorno. Addizionali: Abbattista-Di Paolo.
NOTE: Espulsi: al 62' dalla panchina Dawidowicz (P) per proteste. Ammoniti: Krajnc, Soddimo, Dionisi, M. Ciofani (F), Jajalo, Aleesami, Nestorovski, Szyminski, Struna (P)
Spettatori: 12mila circa
Redazione Sport
