Di Napoli: "Tifosi, siate felici:dal fallimento alla solidità"

L'ex: "Importante avere un presidente che non fa il passo più lungo della gamba. Tifo conta tanto"

Salerno.  

E' stato uno degli attaccanti più forti degli ultimi 15 anni, il classico bomber in grado di vincere le partite da solo e che sapeva trascinare compagni e tifoseria con una personalità incredibile e con qualità umane oltre che tecniche. Dopo aver contribuito alla promozione del 2008 e alla successiva salvezza in B, il suo addio fu accompagnato da una serie di polemiche (con tanto di aggressione fisica in presenza della madre), tutto nato anche da alcune dichiarazioni di altre persone che certo non avevano dato di lui una bella immagine. Alla fine, però, la verità viene sempre a galla ed Arturo Di Napoli è entrato di diritto nel cuore e nella storia della città non solo per i gol segnati, ma anche per quell'attaccamento alla maglia che lo spinse, nel 2015, a prendere parte alla festa promozione "emozionato come quando giocavo, non so come l'Arechi mi accoglierà e questa cosa un pochino mi spaventa". "E Arturo fa gol" intonarono in 22mila, la miglior risposta a quei pochissimi tifosi che, peccando di riconoscenza e di memoria, lo fischiarono e ancora non si sa per quale motivo.

Intercettato dai colleghi di PianetaB, Re Artù ha parlato della Salernitana esprimendosi così: "Sono sempre stato convinto che un pubblico come quello di Salerno meriti qualcosa di diverso, categorie ancora più importanti della A. Lo dico anche in nome del legame che si è creato con la città. Sono orgoglioso di essere stato invitato al compleanno della società, significa che sono stato in grado di lasciare loro un forte ricordo. Il mio invito alla gente è quello di godersi questo momento con serenità, hanno patito diversi fallimenti ed ora hanno un presidente che sa evitare di fare il passo più lungo della gamba. Salernitana e Lazio sono due cose separate e i tifosi dovrebbero accettare la gradualità del percorso: serve a poco investire per vincere il campionato, se poi si rischia di raschiare il fondo del barile.Man mano le cose andranno come devono andare, bisogna avere fiducia in questa proprietà che ha fatto cose importanti e in poco tempo. Ora serve qualche innesto mirato, non nomi di grido: la solidità della difesa farà la differenza. Con Colantuono si sono viste cose interessanti, ma il grosso lo farà il pubblico: quando lo stadio si riempirà come siamo tutti abituati a vederlo, sarà la componente che trascinerà i calciatori". 

Redazione Sport