"Nei prossimi giorni capiremo quale sarà il futuro del mio assistito. Salernitana? Al momento sono solo voci" ha detto due giorni fa l'agente di Andrea Mazzarani intercettato dai colleghi del portale TuttoCalcioCatania.it, frenando rispetto a quanto a Salerno si sa da diversi giorni: il calciatore, dopo Bellomo, può essere considerato il secondo acquisto per la stagione 2018-19. La conferma, del resto, l'ha data il direttore sportivo Angelo Fabiani al Corriere dello Sport, sostenendo che l'operazione sia virtualmente conclusa e che sia arrivata anche la firma di un elemento ritenuto preziosissimo per costruire una Salernitana competitiva, intraprendente e che punti ad abbinare il bel gioco ai risultati. Sul web l'arrivo di Mazzarani ha diviso, come sempre, l'opinione pubblica: da un lato chi ne ricorda i trascorsi anche in categorie superiori indicandolo come un atleta di assoluto spessore per la cadetteria, dall'altro chi fa notare che molti blog dedicati al Catania abbiano esultato quando il calciatore ha confermato la volontà di interrompere il rapporto lavorativo con gli etnei e di non rinnovare il contratto. In realtà le cose non stanno esattamente così: Mazzarani, fino a 10 giorni fa, era uno dei beniamini del pubblico e aveva conquistato la fiducia della gente segnando anche una ventina di gol in gare ufficiali, ma il rigore decisivo fallito nella semifinale col Siena ha scatenato polemiche e contestazioni.
La carriera del centrocampista, però, parla chiaro: a 28 anni Mazzarani ha già indossato e con ottimi risultati maglie prestigiose come quelle di Catania, Modena, Entella, Crotone e Novara, 268 presenze e 55 gol tra i professionisti e la possibilità di esprimersi con una certa continuità in serie A nella stagione 2011-12. Mazzarani è il classico centrocampista che nel 4-3-1-2 può giocare dappertutto: mezz'ala di inserimento, mezz'ala di contenimento e trequartista, senza dimenticare che ai tempi del settore giovanile dell'Udinese era stato impiegato anche come esterno d'attacco a destra in virtù della sua capacità di saltare l'uomo e di saper "rientrare" per calciare in porta. L'inizio della sua avventura calcistica lasciava presagire scenari assai più prestigiosi, soprattutto dopo l'esordio con le Nazionali giovanili e il gol con la maglia dell'Italia under19. Le cose migliori le ha fatte vedere a Modena: gol, assist, giocate di qualità, talvolta anche fascia di capitano e ruolo di leader all'interno dello spogliatoio. Quella di scendere in C con il Catania è stata una scelta di vita, dettata dalla volontà di sposare un progetto importante e non dall'assenza di proposte di categoria superiore. Ora l'avventura a Salerno, per buona pace della Ternana che anche oggi ha provato a bussare alla porta dell'agente per fare il punto della situazione. Sarà il campo ad emettere il verdetto, ma guai a sottovalutare questo acquisto della società.
Redazione Sport