Salernitana, l'attacco resta a secco: Calaiò è la speranza

L'attaccante ha impiegato pochi minuti per dimostrare di non aver perso il fiuto del gol

Salerno.  

Ha impiegato meno di 5’ per dimostrare che il suo killer instinct sotto porta è ancora vivo. Emanuele Calaiò può rappresentare per la Salernitana l’uomo in più a cui appigliarsi per provare a venir fuori dalla crisi che si è abbattuta sul cavalluccio marino. Il bomber siciliano, nonostante il lungo periodo d’inattività, ieri sera è stato subito lanciato nella mischia da Gregucci che, sul risultato di 1-0 in favore del Benevento, si è affidato alla sua esperienza per provare a riagguantare il risultato. L’arciere, nell’unica palla avuta a disposizione, non si è fatto trovare impreparato e, con una freddezza tipica dei grandi attaccanti, ha agganciato il pallone e, in una frazione di secondi, fatto secco Montipò. Ma l’arbitro ha fermato tutto per un fuorigioco millimetrico in quanto il tacco del calciatore era più avanti. L’unico segnale positivo in una notte da dimenticare per i colori granata.

Anche nel derby, infatti, l’attacco della Salernitana ha fatto una fatica immane a creare pericoli, non riuscendo praticamente mai a concludere a rete. L’innesto di Calaiò, dunque, potrebbe rappresentare una valida alternativa per provare a curare il mal di gol che ha colpito il reparto offensivo dei granata in questa stagione. «Emanuele ci darà una grande mano», ha ammesso al termine del match contro i sanniti il tecnico Gregucci che dovrà essere bravo a gestire la condizione atletica dell’ex attaccante del Parma a cui manca il ritmo partita per via della squalifica che lo ha tenuto fermo ai box per 6 mesi. I primi segnali arrivati nel quarto d’ora di gara disputato all’Arechi, però, lasciano ben sperare per il futuro. Calaiò ha una gran voglia di tornare ad essere protagonista e, possibilmente, di continuare a fare gol. Quelli che mancano tremendamente alla Salernitana.