Gregucci resta in sella, oggi faccia a faccia con la squadra

Alle 15 riprende la preparazione in ritiro, prima il tecnico si confronterà con i giocatori

Salerno.  

Riparte (nuovamente) da San Gregorio Magno il cammino della Salernitana. A 72 ore dalla débâcle di Livorno, i granata si ritroveranno in ritiro per provare a riordinare le idee e far quadrato in vista del finale di stagione. Gregucci ha vissuto con il fiato sospeso gli ultimi giorni, consapevole che la sua posizione sia stata oggetto di un’attenta valutazione da parte di proprietà e dirigenza. Che, alla fine, hanno deciso di proseguire con il tecnico di San Giorgio Ionico, ritenendo rischioso e poco fruttuoso un nuovo ribaltone a poco più di due mesi dal termine del campionato. Di pari passo e sotto traccia, però, sono state tenute in caldo le possibili alternative (Menichini, Aglietti o la soluzione interna Beni) da tener pronte in caso d’improvvisi colpi di scena.    

Dal canto suo, infatti, il tecnico vuole essere certo di avere la squadra dalla sua parte. Ed è per questo che, a bocce ferme, si confronterà con il gruppo, analizzando tutto quello che non ha funzionato in queste ultime settimane per cercare una via d’uscita. «Io penso che la squadra sia con me, non ho segnali diversi. Sono convinto che miglioreremo, viceversa avrei già rimesso il mio mandato», aveva detto dopo la sconfitta casalinga contro il Crotone, lasciando aperto un piccolo spiraglio anche alla possibilità di abbandonare la nave se non avesse avuto dal gruppo le risposte auspicate. Ipotesi che, per il momento, sembra destinata a restare tale. Ma che testimonia come il momento di difficoltà sia percepito soprattutto da Gregucci che nello scorso mese di dicembre aveva rinunciato all’incarico con la Nazionale italiana per tornare ad allenare la Salernitana e respirare quella passione che lo aveva stregato nelle due precedenti esperienze.

Ad oggi, però, il clima che si respira in città, di certo non aiuterà la Salernitana che, a partire dal 30 marzo si ritroverà a giocare in un Arechi deserto per via della decisione degli ultras che diserteranno tutte le gare casalinghe fino al termine della stagione. Un ostacolo in più lungo il percorso per la risalita.