Problema o risorsa, sosta dai due volti per la Salernitana

L'ultima interruzione del campionato risultò fatale per Colantuono

Salerno.  

La sosta, probabilmente, arriva nel momento migliore per la Salernitana che, dopo il trittico di sconfitte consecutive, ha bisogno di riorganizzare le idee e provare a rimettere insieme i cocci d’un vaso frantumatosi in mille pezzi. Lo sa bene Angelo Gregucci che proverà a sfruttare le due settimane che separano dalla sfida casalinga con il Venezia per dare un’identità alla propria squadra e cambiare atteggiamento rispetto alle ultime uscite. Di questo si è discusso anche ieri alla ripresa degli allenamenti nel ritiro di San Gregorio Magno dove i granata resteranno a oltranza.

Le soste del campionato, fin qui, hanno avuto effetti altalenanti sulla compagine del cavalluccio marino. L’ultima, ad esempio, risultò fatale per Stefano Colantuono. L’ex allenatore della Salernitana pagò a caro prezzo la doppia sosta (la prima per gli impegni delle Nazionali, la seconda imposta dal calendario per il turno di riposo) fatta a metà novembre. Al ritorno in campo, infatti, i granata incassarono tre sconfitte consecutive contro Cittadella, Brescia e Carpi, in seguito alle quali il tecnico di Anzio rassegnò le dimissioni.

Diversamente era andata nelle precedenti due soste effettuate dal campionato di serie B. A settembre i granata, dopo aver pareggiato a Lecce, tornarono in campo contro il Padova, conquistando la prima vittoria in campionato. Allo stesso modo andò anche il mese successivo, a ottobre, quando dopo la sosta la Salernitana, reduce dal pari di Cremona, vinse in casa con il Perugia. Precedenti favorevoli a cui si aggrappa Gregucci. Sperando che la sosta possa rivelarsi una risorsa in più per i granata.