Djuric, "scusate il ritardo": Salerno scopre il suo ariete

La rinascita dell'attaccante: con il Cittadella ha siglato la sua prima tripletta in carriera

Salerno.  

Una tripletta per scacciare i fantasmi e guardare al (suo) futuro in granata con più ottimismo. Milan Djuric si è preso l’Arechi, rivelandosi finalmente decisivo per la Salernitana. L’ariete bosniaco nelle ultime tre partite è riuscito a sbloccarsi, mettendosi alle spalle lo scetticismo e le critiche che, fin qui, avevano accompagnato la sua esperienza con il cavalluccio marino sul petto. Il gol messo a segno contro il Venezia (il primo in stagione a distanza di quasi un anno dall'ultima rete) ha restituito serenità all’ex Cesena che, dopo aver siglato il pari nella sfida salvezza contro i lagunari, non si è fermato più. Contro lo Spezia era stata sua la rete del vantaggio che aveva illuso la Salernitana, poi rimontata e sconfitta nel finale.

Ma il coronamento di un momento magico è arrivato ieri pomeriggio contro il Cittadella, squadra in cui Djuric aveva anche militato nel 2014. Il gigante granata è riuscito a fare la differenza, rivelandosi letale nell’area di rigore dei veneti. L’ariete bosniaco ha superato Paleari due volte di testa e una volta con un tap-in sotto porta che ha fatto calare i titoli di coda sul match dell’Arechi, regalando a Djuric la prima tripletta della sua carriera. L'attaccante, adesso, proverà a eguagliare il record personale di reti messe a segno in un campionato. Il suo miglior bottino risale alla stagione 2015/2016 quando, con la maglia dei bianconeri, realizzò 7 reti. Un traguardo alla portata, soprattutto per questo Djuric. Che, adesso, non ha alcuna voglia di fermarsi.