«Era importante mandare un messaggio alla città. Stiamo dimostrando che c’è voglia di fare le cose in maniera seria, vogliamo dare segnali di professionalità, fare calcio e provare a fare la partita sempre e ovunque». Gian Piero Ventura si gode il secondo successo consecutivo conquistato dalla “sua” Salernitana dopo la vittoria centrata all’esordio con il Pescara. «È stata una vittoria di raziocinio, abbiamo perso l’occasione per fare il 2-0 e abbiamo rischiato di subire il pareggio. Siamo stati fortunati sulla doppia traversa ma bastava che Jallow facesse il 2-0 ed era un’altra partita. Ma siamo appena inizi, la squadra è al 55%. Djuric non giocava da tre mesi e ha fatto il suo. Kalombo è entrato con lo spirito giusto, è un gruppo che sta lavorando per ritagliarsi uno spazio. Abbiamo fatto molte cose buone ma perso l’ultimo passaggio. Devo fare i complimenti ai miei giocatori. Sei punti significano tanto e niente, conta più il coinvolgimento da parte di tutti i calciatori. Provo affetto nei loro confronti perché è difficile trovare un gruppo così disponibile. Quando sono arrivato l’ambiente non era euforico. Credo che il pubblico merita di vedere calcio, se gli offri calcio e magari anche il risultato, torna allo stadio. Non servono i proclami ma i fatti».
Dopo la sosta i granata affronteranno all’Arechi il Benevento. «È un derby nuovo per me, incontriamo una squadra che è stata costruita per vincere. Su una struttura importantissima hanno preso altri giocatori di serie A. Gli obiettivi loro sono diversi, abbiamo un grandissimo rispetto del Benevento. La sosta? Ho sette giocatori infortunati, spero di recuperare qualcuno».
