Salernitana, Ventura: «Bisogna essere sempre squadra»

Il tecnico presenta la sfida con il Trapani: «Jallow out, per Mantovani tempi di recupero lunghi»

Salerno.  

Il tecnico della Salernitana, Gian Piero Ventura incontra la stampa per presentare la sfida in programma domenica sera a Trapani.

Mister, cosa si aspetta da questa sfida? Come stanno i calciatori che erano infortunati?

La delusione non è per la sconfitta ma per quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Non cambia il fatto che avevamo di fronte una squadra qualitativamente importante, basta pensare alla personalità di questa squadra: Viola, Maggio Hetemaj sono stati capitani di squadre importanti. Dopo aver visto le cose in maniera dettagliata anche i giocatori hanno preso coscienza che molte cose erano fattibili, più che meriti del Benevento ci sono cose che potevamo fare meglio.

Jallow è fermo, oltre ai vari Billong, Lombardi, Akpa Akpro. Questo va a intaccare un attimino, ma ci dà la possibilità di fare delle verifiche importanti su altri giocatori. Cicerelli ha fatto molto bene le prime due partite, non essendoci Lombardi ha avuto spazio e serenità. Noi lavoriamo in questa direzione. Per quanto riguarda noi dobbiamo vedere le cose in maniera leggermente diversa.

Una tabella di marcia per il recupero degli infortunati?

Il più recuperabile nell'immediato, non in tempi lunghissimi è Lombardi che ha recuperato e sta iniziando a lavorare. Heurtaux dopo 14 giorni di semina fisica può iniziare a spingere. Billong i tempi non sono brevi, Akpa Akpro oggi aveva risonanza per vedere a che punto è questa lesione, Jallow è un punto interrogativo. Se rimane un piccolo problema è facilmente recuperabile in una settimana. Mantovani è quello che ha i tempi più lunghi, ha strascichi importanti, sta iniziando a lavorare con noi da pochi giorni ma metterei la firma per averlo a novembre.

Dopo la partenza di Calaiò non arriverà nessuno o si valuterà il mercato degli svincolati?

L'unico reparto in cui eravamo in abbondanza era l'attacco. Calaiò non è andato via perché eravamo in sei. In questi due mesi e mezzo abbiamo fatto sì che questa sia la seconda squadra più giovane del campionato, abbiamo intrapreso un percorso di professionalità. Tutti quelli che arriveranno a gennaio, arrivano in un posto dove è facile inserirsi. Il nostro obiettivo è fare il 15% in più domenica.

Si aspetta una reazione?

Loro cambieranno modo di stare in campo, andremo a giocare lì senza sapere come giocheranno. È l'unico, vero grande problema. Io prima del Benevento non avevo stress da partita difficile. Il Pescara è venuto qui, ha preso tre gol, abbiamo fatto 19 tiri e abbiamo preso un gol. Dopo di noi ha vinto due partite. La partita con il Pescara è stata semplice perché noi l'abbiamo fatta diventare semplice. Con il Benevento, che ha fatto grandi cose, noi abbiamo reso più difficile la partita rispetto a quella con il Pescara. Deve arrivare un punto in cui noi saremo una squadra che in casa e fuori giocheremo con la stessa mentalità. 

Più difficile affrontare una squadra che ha zero punti in classifica?

Non ha molta importanza chi incontri ma ha molta importanza come la incontri. 

Possibili avvicendamenti a centrocampo?

Maistro è assolutamente in grado di giocare. Se non gioca questa, giocherà la prossima. Dziczek sta lavorando per poter capire e dare il suo contributo. L'errore più grande che potremmo fare è lanciarlo. È un ragazzo che accelera tempi di apprendimento del calcio italiano, dove gli spazi sono diversi rispetto al calcio polacco. Deve solo, pian piano, somatizzare i concetti e le situazioni. 

Cosa cambia tra Djuric e Jallow? Il sintetico inciderà? 

L'ultimo sintetico l'ho fatto a Castellammare di Stabia, non saprei dirti. Djuric ha caratteristiche completamente diverse da Jallow, dovremo cambiare qualcosa. È stato una piacevolissima sorpresa, voglia di lavorare enorme e voglia di mettersi in discussione.

Quanto stanno influendo gli infortuni?

C'è un gruppo straordinariamente disponibile, che ha una gran voglia di sapere, confrontarsi in continuazione. Quelli che non ci sono non possono provare, fare verifiche. È una perdita pazzesca per me, però sono quattro partite, le facciamo.

Di Tacchio con Dziczek potrebbe essere utilizzato mezzala?

Sì, si può fare tutto, anche se abbiamo fatto un lavoraccio per far giocare Di Tacchio in quel ruolo. Da cosa nasce cosa, altrimenti parleremmo di frasi fatte. Nel momento in cui Dziczek sta bene, si giocherà il posto com'è giusto che sia. Di Tacchio è in grado di fare la mezzala. Ora però è chiacchiericcio.  

Gondo che tipo di giocatore è?

Gondo è un giocatore che conoscevo, fisico. Dico le parole che gli ho detto nello spogliatoio dinanzi a tutti. Ho apprezzato che, dopo aver fatto un po' di movimenti, mi ha detto: 'ripassiamo un po' di movimenti?'. Questo è il primo passo per diventare un calciatore, così si entra a far parte di un gruppo. Sono enormemente soddisfatto, poi è chiaro che anche lui deve migliorare.

Come ha preso dell'addio di Calaiò?

Io sapevo di questa possibilità, secondo me ha fatto benissimo perché è evidente che a 37 anni stai chiudendo e se ti danno questa possibilità significa che a 37 anni inizi. Credo possa essere utile per la Salernitana, è un giocatore che ha fatto calcio vero, quindi vuol dire avere una risorsa in più in società.