Ventura: «Perugia squadra particolare, vogliamo misurarci»

Il tecnico della Salernitana sugli infortuni: «Può succedere quando non hai tanti cambi»

Salerno.  

Il tecnico della Salernitana, Gian Piero Ventura incontra la stampa per presentare la sfida contro il Perugia in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi.

Cosa è successo a Giannetti?

Niente di grave, un indolenzimento muscolare che non gli permette di essere presente. Il rischio è che peggiori la situazione. Mi auguro di averlo se non per il Pisa, almeno con la Virtus Entella.

Perché tutti questi infortuni?

Basta rifletterci. Noi abbiamo avuto diversi infortuni simili. Se giochi tutte le partite e non hai possibilità di fare un cambio, può succedere. Poi c'è di mezzo anche l'esperienza del calciatore. Tutto fa parte della crescita dei giovani che devono imparare. Saltare un allenamento non significa saltare una partita, anzi significa il contrario ma nella logica di un giovane può succedere.

Cambia tanto?

Cambiano le caratteristiche, le possibilità. Viene tutto alla vigilia di tre partite in una settimana. Mancano dei giocatori, ci sono degli altri che hanno voglia di rientrare, magari di non fare i 90'. Ne prendiamo atto, nessun dramma. C'è solo la consapevolezza che sarebbe stato meglio averli tutti a disposizione ma andiamo avanti. 

Potremmo vedere Dziczek, Lombardi?

Credo di sì, sicuramente in una di queste tre partite. Siamo talmente pochi che dobbiamo gestire, sicuramente li vedremo in campo. Quel poco che possiamo contare, ci contiamo.

Per gli esterni?

Lombardi non ha 90' nelle gambe e devo dargli, pian piano, la possibilità di avere i novanta minuti nelle gambe. Quando li avrà, potrò ricollocare Kiyine nel suo ruolo.

Cambierà modulo?

Se cambiare modulo significa passare a una difesa a quattro no. Se cambio modulo significa rivedere qualcosa tatticamente, sì.

Come valuta il campionato di B?

Non lo vedevo da otto anni questo campionato. Il 90% sono tutti nuovi. È un campionato dove si mischia la qualità di alcune squadre con l'organizzazione. C'è chi ha organizzazione e cerca di colmare il gap di chi ha più qualità. Tutto sommato è presto per parlare del livello del campionato, nel giro di tre punti ci sono tre squadre. Il Perugia è partito per giocarsi la promozione, magari un gradino sotto Benevento e chi ha investito molto economicamente ma penso che abbia questa ambizione. Ha giocatori di qualità, è la squadra più particolare tra quella che abbiamo incontrato. Gioca in maniera diversa, difficile. M'incuriosisce molto questa partita, vedremo se saremo in grado di leggere alcune situazioni. A Venezia abbia fatto alcune cose buone ma non siamo mai stati chirurgici. Stiamo lavorando in questo senso, con grandissima disponibilità da parte dei calciatori. È chiaro che sulla mentalità, l'esperienza, l'aspetto caratteriale dal punto di vista tecnico, dovremo lavorare. Oggi stiamo partecipando, noi vogliamo presentarci.     

Queste gare servono anche per tarare il processo di crescita della sua squadra?

Stiamo lavorando per dare una mentalità, delle conoscenze, la capacità di gestione delle varie situazioni. Io vado oltre i numeri, perché noi non siamo partiti con l'obbligo di vincere il campionato o di fare una fuga solitaria. Siamo venuti qui a prendere una squadra che nel recente passato ha fatto due volte i play-out, l'abbiamo ringiovanita. Tutto sommato è una squadra che ad oggi è terza in classifica a due punti dalla seconda. 

Tanti infortuni da inizio stagione. Secondo lei questa squadra ha problemi strutturali?

Abbiamo avuto un po' di problemi perché purtroppo abbiamo giocato tre mesi con dieci giocatori. Speravamo di recuperare un po' più in fretta. Io spero che dopo l'Entella ci saremo tutti. Il problema è che fino ad allora avremo tre partite che dovremo affrontare e questo ci darà la possibilità di misurare quello che possiamo fare di buono.

La Salernitana se a gennaio dovesse trovarsi in questa situazione, dovrà mettersi al passo con le altre?

Se dipendesse da me avrei preso anche Dybala. È evidente che se dovessero arrivare giocatori a rinforzare qualitativamente questa squadra ben venga, ma non dipende da me. È sempre un discorso societario. Se devo andare a prendere un giocatore che ha giocato l'ultima partita 14 anni fa, preferisco prendere Novella che secondo me è un giocatore della Primavera che se lo lavoriamo diventa un giocatore.

Dziczek si trova meglio in un centrocampo a due o a tre deve fare per forza il centrale?

Lui ha giocato quasi tutte le partite a tre, fa il metodista. Patrick tu sei in grado di fare il centrocampista? Mi ha detto assolutamente sì. Da un punto di vista fisico sta bene, in un contesto tattico bisogna dargli il tempo. Sta lavorando, sta cercando di capire. Un conto è l'Under 21, un conto è il campionato di serie B.

Secondo Oddo, Perugia e Salernitana sono sullo stesso livello. Lei lo pensa?

Se lo pensa, è un bel complimento.

Maistro può giocare trequartista?

Inizialmente era un trequartista, siamo noi che lo abbiamo utilizzato a centrocampo.