Cittadella un anno dopo: i numeri della crisi granata

Dicembre nero da chiudere subito per non ripresentare i fantasmi del passato

Salerno.  

Domani, alle 10, sarà ripresa al centro sportivo Mary Rosy, dopo la sconfitta di Cittadella, la quinta consecutiva in trasferta. Un dato, di per sè, eloquente sulle difficoltà della Salernitana nell'ultimo periodo, soprattutto in campo esterno. Al termine della prima seduta verso la gara con il Crotone, scatterà poi il ritiro che appare come punitivo in base alle prestazioni offerte dalla squadra, reduce dal flop del Tombolato (avanti con Djuric e poi ribaltone dei veneti con Diaw protagonista). 

La Salernitana si ritrova incredibilmente al punto di partenza nella gestione di Gian Piero Ventura. Cittadella, un anno e una settimana dopo: dal 1 dicembre 2018 al 7 dicembre 2019. Ancora il Tombolato che si conferma tabù e che pone ulteriori dubbi. Il tecnico ligure aveva garantito nuove certezze sin dal suo arrivo a giugno. Un passo rinnovato, simbolo di quel doveva essere cancellato dalla testa dei calciatori confermati anche grazie a chi è arrivato a Salerno con la voglia di mettersi in luce. Alle prime difficoltà fisiche, però, il progetto legato all'undici iniziale, stabile e da continuità nel gioco, ha mostrato i primi scricchiolii. Dalla zona playoff al rischio della fascia playout in poche giornate: per i risultati delle ultime cinque giornate, la Salernitana è nel gruppo delle ultime in classifica grazie al successo sofferto con l'Entella.

Nel dicembre 2018, a Cittadella, scattò il trittico dei ko che portò all'addio con Stefano Colantuono. Per evitare altri brividi nella gestione, prima della ripresa non sono mancati momenti di confronto. Vertice nella capitale tra Claudio Lotito, Marco Mezzaroma e Angelo Fabiani con la scelta di confermare Ventura che, però, si giocherà tanto con il Crotone in una sfida dall'alto coefficiente di difficoltà e con l'emergenza infortuni che si conferma. Su tutti c'è lo stop per Jean Daniel Akpa Akpro, senza dimenticare la squalifica di Fabio Maistro per un turno.