Salernitana-Trapani, Ventura: "Esame importante"

Il tecnico presenta la sfida dell'Arechi: “Concentrazione e carattere”

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Salerno.  

Gian Piero Ventura presenta la sfida in programma domani sera contro il Trapani. Il tecnico del cavalluccio marino ha messo in guardia i suoi uomini, chiedendo determinazione e impegno.

Potrebbe toccare a Cicerelli domani sera?

Abbiamo un gruppo che lavora con la stessa personalità di quando siamo partiti, non è cambiato il Dna di questi gruppo. Dopo Verona ci saranno partite consecutive, avremo bisogno di tutti, incominciamo a mettere in preventivo che, di partita in partita, avremo anche la possibilità di cambiare uomini. 

Che difficoltà presenta questa partita con il Trapani?

Credo che sia una partita difficile, che gli spazi saranno di gran lunga diversi rispetto a Benevento, perché dopo il derby troveremo ancora maggiori difficoltà. Il problema non è chi incontriamo ma chi siamo noi e che cosa vogliamo essere.

È un momento topico della stagione. Il fatto di essere costretti a vincere per restare aggrappati alle zone di vertice è un vantaggio o svantaggio?

Noi siamo obbligati a giocare per vincere tutte le partite. Il problema è che tipo di approccio ci sarà. Io dopo il riscaldamento di Benevento ho pensato che era impossibile non far risultato. Dopo il riscaldamento di La Spezia pensai "solo Dio può salvarci oggi". Conta la preparazione della partita, l'aspetto mentale.

C'era il fuorigioco di Benevento?

Secondo me non c'era. Se andiamo a quantificare i punti che abbiamo perso per episodi, iniziano ad essere abbastana. Ma senza Var diventa difficile. Dispiace perché erano punti nostri.

Cerci?

È arrivato che aveva una miriade di problemi, ha lavorato in silenzio. Una settimana prima dell'infortunio avevo rivisto la luce in fondo al tunnel. Avevamo fatto un'amichevole e pensai che stava tornando. Destino vuole che è stato fermo, poi c'è stata qualche diatriba con la società. Quando ha ripreso, ha riperso quello che aveva incamerato. È dispiaciuto. Vorrebbe ma oggi non è in grado di essere Cerci. Sta lavorando come una bestia per provare a tornare almeno quello che era prima dell'infortunio. Sta lavorando tantissimo. Dobbiamo alternare lavoro e pausa. Se continua così, piano piano si sta riavvicinando. Dopo il colloquio di oggi ho quasi la certezza che sia fattibile, perché ho capito che ha capito.  

Un giudizio su Gondo e Kiyine?

Gondo da quando è arrivato ad oggi è nettamente migliorato. È chiaro che ha margini di miglioramento ma per fortuna che c'è stato. Giannetti sta recuperando, sta tornando ad allenarsi con determinazione. Jallow era una scheggia impazzita, oggi prova a parlare la nostra lingua. Da qui alla fine c'è spazio per tutti. Kiyine è un giocatore di qualità, è partito bene, ha avuto un filo di flessione. Il problema non è fisico quanto mentale. Ha bisogno di recuperare. Penso che Kiyine non abbia mai fatto 30 partite di seguito, ma resta un giocatore importante per noi.

A Benevento ancora un gol subito da rimessa laterale...

Abbiamo lavorato perché è folle prendere il gol che abbiamo preso a Benevento, è impensabile. Karo è arrivato e le ha giocate tutte. Tranne Spezia e Juve Stabia ha sempre giocato su buoni livelli. Dopo la sosta ha avuto un abbassamento del livello di attenzione, di adrenalina. Gli abbiamo dato una pausa, menomale che è arrivato Aya che in quel ruolo ci sta e mi dà la possibilità di recuperare Karo. Oggi abbiamo la possibilità di far tirare il fiato a chi è in difficoltà.

Due partite in casa contro squadre impegnate nella lotta salvezza che s'intrecciano con le trasferte di Verona e Frosinone. Come si rapporta Ventura alle concorrenti?

Non so se è più difficile giocare a Frosinone o con il Livorno. Io credo che siamo in grado di fare risultato con tutti se abbiamo l'approccio giusto. Il vero problema non è chi incontri ma come lo incontri. Tu hai certezza di fare risultato nel momento in cui sei. Io sostengo che il successo è il risultato di quello che sei, di quello che fai e di quello che vuoi diventare. È chiaro che in base alla squadra che affronti può cambiare l'approccio mentale. 

Ritroverà Odjer da avversario...

Avversario no. È uno di quei giocatori verso i quali ho maggiore affetto. È stata una piacevolissima sorpresa. È un giocatore che, da un punto di vista umano, un po' mi manca.