Salernitana-Lecce 1-1, Castori: «È la risposta che volevo»

Il tecnico dei granata: «Aya ha preso due pugni in bocca, questi episodi condizionano le partite»

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Salerno.  

«Sono soddisfatto della prova disputata, abbiamo affrontato una squadra davvero forte e le abbiamo concesso gol solo su rigore. Siamo stati sempre molto aggressivi, abbiamo segnato un bel gol. La prestazione è stata confortante e la risposta c’è stata». Fabrizio Castori, dopo il 90esimo di Salernitana-Lecce, è soddisfatto della prova disputata dai suoi ragazzi. «C’è voluta una Salernitana quasi perfetta. Il rigore è stato un episodio che ci ha penalizzato ma poi abbiamo avuto una grande occasione con Djuric che poteva darci il 2-1. La squadra non ha concesso quasi nulla al Lecce, nel computo generale le occasionissime le abbiamo avute noi. Loro hanno avuto il predominio ma lo sapevamo perché sono una squadra di qualità. I ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare. È stata una partita molto combattuta. Dopo la sconfitta di Brescia ho avuto la risposta che volevo. Non è facile affrontare in tre giorni Brescia e Lecce per una squadra che fa dell’aggressività la sua forza. Siamo contenti di aver portato a casa almeno il pareggio. Noi siamo una squadra che vende cara la pelle con tutti, a volte s’incontrano squadre forti ma siamo stati bravi, abbiamo saputo stringere i denti. Secondo me abbiamo gestito molto bene la partita, siamo stati compatti, non abbiamo concesso grandi occasioni all’avversario».

Castori ha, poi, commentato negativamente la direzione arbitrale. «Non volevo toccare questo tasto. Sono molto nervoso per come è stata gestita la partita. Aya ha preso due pugni in bocca e non sono stati sanzionati con il cartellino rosso. E questi sono episodi che possono determinare la partita. Io sono stato espulso per doppia ammonizione, spero non scatti la squalifica».

Sulle scelte di formazione: «Non si possono far giocare sempre gli stessi giocatori, altrimenti o si infortunano o non arrivano alla fine. Sono contento della prestazione di Gondo, se non gioca mai non prende mai la condizione. Djuric, Kupisz e Casasola dal 20 agosto non hanno mai saltato una partita e anche loro hanno bisogno di tirare il fiato».