La questione Monza si fa di ora in ora più intricata e il dibattito non tende ad arrestarsi. Dopo l’intervento delle rispettive Asl, del Comune di Salerno e dei tifosi della Salernitana, l’argomento è arrivato anche negli ambienti governativi. Da quanto si apprende il deputato salernitano Piero De Luca, fresco di nomina nel ruolo di vice capogruppo del Partito Democratico, ha avviato una fitta interlocuzione con il ministero della Salute. In particolare il parlamentare ha informato il ministro Roberto Speranza della questione e ha chiesto di verificare se siano state attuate le norme e i protocolli a tutela della salute pubblica.
Com’è noto tutto ruota attorno all’interpretazione del caso: secondo il Monza e l’Ats Brianza la fuoriuscita dei calciatori dai confini nazionali va gestita attraverso il protocollo anti-Covid della Figc e quindi senza obbligo di quarantena; per tanti altri, invece, i calciatori, essendo andati in Svizzera per fini ludici (hanno trascorso qualche ora al Casinò di Lugano, come ammesso anche dalla società brianzola) dovrebbero attenersi alle norme anti-Covid fissate dal Ministero della Salute e che impongono un tampone obbligatorio e la quarantena di almeno cinque giorni per chi travalica i confini nazionali. Un quesito che il deputato Piero De Luca ha posto al ministro, al fine di verificare il rispetto delle norme a tutela della salute pubblica.
