Salernitana, dura nota di ultras e tifosi: «Lotito non merita nessuna sponda»

«Adesso che sapete come la pensiamo, fateci sapere cosa pensate di fare»

salernitana dura nota di ultras e tifosi lotito non merita nessuna sponda
Salerno.  

Oltre 200, tra ultras e tifosi granata, ieri sera si sono ritrovati dinanzi allo stadio Arechi per discutere del momento della Salernitana. Il summit è stato l'occasione per concordare la posizione da prendere che è stata ufficializzata con una nota conginuta a firma di Direttivo Salerno, Centro Storico, Fedelissimi, Quelli di Milano, Vecchi Ultras 77, Old Clan e C.C.S.C.

«Siamo rimasti in silenzio affinché nessuno ci strumentalizzasse.  Sono arrivate le scadenze decisive. Nessuno si dolga del parlar chiaro: è fatto per gli amici. Sappiate quanto segue.

Giammai grideremo Forza Gravina: la Figc è compartecipe e correa della multiproprietà, contro la quale ci siamo battuti senza che mai ci abbia dato ascolto. Giammai grideremo abbasso Gravina: Lotito non merita nessuna sponda, non la troverà. 

È giunta l'ora in cui il problema non è più solo il nostro. Gravina e Lotito stanno affogando nella pozzanghera di letame da essi stessi prodotta: verso la quale non tenderemo la mano. Chi dei due la afferrasse, ci sporcherebbe.

Se sarà trust, il problema multiproprietà non sarà inteso risolto, e la linea non cambierà: contestazione e lotta fino alla definitiva, reale cessione, che dovrà palesemente rappresentare una rottura col passato. 

Intendiamo a riguardo essere semplici e diretti: se chi intende acquistare confermerà Fabiani e porrà in essere qualsivoglia continuità gestionale col passato sarà considerato nemico di Salerno e come tale sarà trattato. In tal caso, presseremo il Comune affinché neghi l'Arechi.

I politici Salernitani, di qualunque schieramento, sono invitati a restare in silenzio, come fatto finora.

Non prendiamo in considerazione cosa accadrebbe in caso di mancata iscrizione ma fidatevi: non vi piacerebbe saperlo. 

Adesso che sapete come la pensiamo, fateci sapere cosa pensate di fare».