A Salerno continua a tenere banco la vicenda legata allo scrittore Maurizio De Giovanni. Il caso, “esploso” durante le festività pasquali, ha avuto un'eco mediatica ancora più forte dopo che l'autore partenopeo ha deciso di rinunciare alla presentazione del suo libro a Salerno dopo la lite social avuta con i tifosi granata per i cori anti-Napoli.
Del caso si è discusso anche nel corso della trasmissione Granatissimi, in onda sulle frequenze di Ottochannel 696 (clicca qui per rivedere la puntata). Dura la presa di posizione di Tommaso D'Angelo, direttore del quotidiano “Le Cronache” ed opinionista della trasmissione dedicata alla Salernitana. «Io ritengo che Maurizio De Giovanni rappresenti un po' il Regno delle Due Sicilie. Non può compromettersi per delle battute o per delle cose che possono succedere. Se delle persone importanti scendono a livello di chi dice cose che non dovrebbero essere dette e poi ci mette il carico, certamente fa il gioco di queste persone. Mi dispiace, perché Maurizio De Giovanni è un grandissimo scrittore. E ritengo cosa ancora più grave la reazione che lo ha portato a non presentare il suo libro a Salerno. Poi è inutile dire “amo Salerno e amo i salernitani”. Sembra una presa per i fondelli. A mio giudizio ha sbagliato, doveva chiedere scusa e doveva presentarsi a Salerno. Salerno è una città civile».
Sulla vicenda si è pronunciato anche il giornalista Peppe Iannicelli, opinionista di “Granatissimi”. «Non è necessario che tutti debbano parlare di tutto. Di tutta questa faccenda ho letto ed ascoltato. E aggiungo solo una cosa. A mio giudizio, è per chiunque di noi, le parole devono unire e non dividire. Poi ciascuno risponde delle sue parole. Ognuno ha un suo pensiero ma non si può pretendere che, rispetto a questo, qualcuno debba per forza intervenire».
Per il consigliere comunale di Salerno, Mimmo De Maio, invece, «il tifoso ha preso il sopravvento sull'intelletuale» in quanto «non si può generalizzare come è stato fatto in questa vicenda».
