Salernitana-Roma, Nicola: «Sarà una sfida difficile ma sento una vibrazione»

«Il presidente si è adoperato per portarci calciatori nuovi ed importanti»

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Salerno.  

«Non vedo l’ora di vedere il presidente domani perché si è adoperato per portarci calciatori nuovi ed importanti». Lo ha detto Davide Nicola, allenatore della Salernitana, presentando in conferenza stampa la sfida di domani contro la Roma. «Abbiamo fatto dei test per valutarne le condizioni e da loro sono arrivati segnali importanti. Antonio Candreva ci dà un quid in più, sa integrarsi nella nostra idea di calcio e soprattutto ha grande spirito ed entusiasmo. Si vede che voleva venire qui, caratteristica fondamentale per i calciatori che cerchiamo. Bronn è un profilo che interessava per caratteristiche così come Vilenha. Per numero di calciatori a disposizione integreremo tutti perché non avremo margini di scelte».

Candreva potrebbe partire subito titolare: «Ha una collocazione precisa: ha giocato quasi sempre a destra in carriera sia come ala che come quinto di centrocampo o in altre posizioni ma soprattutto e sempre a destra. Ci è stato subito un confronto ma ai calciatori ho detto loro che voglio cattiveria, personalità. Sarà un test difficile, contro un grande avversario in una cornice straordinaria. Penso a lavorare ma sono molto emozionato. Conterà solo il campo da qui fino alla fine. Ho chiesto ai ragazzi massima attenzione, maniacalità nell’avere pochi concetti ma chiari. Saremo una squadra che sa di non essere perfetta ma servirà il carattere, la qualità e il carattere messi in campo proprio con la Roma nel girone di ritorno dello scorso campionato. Vedremo cosa succederà. Le sfide me le autoimpongo per necessità. Non vado dietro agli algoritmi, penso a costruire le nostre fortune dalla fatica e dal lavoro. Che partita sarà? Ci approcciamo a questo campionato con l’ambizione di dare il meglio, di dare massima espressione di gioco e potenzialità. Lavoreremo duramente per riuscirci, unico Dna di questa squadra al quale affiancare l’orgoglio di sentirsi rappresentato. La Roma è una squadra di grande qualità, faccio i complimenti perché hanno fatto un mercato importante, con Dybala, Wijnaldum, Matic. Sarà difficile ma sento una vibrazione perché servirà convinzione contro questi grandi talenti».

Mercato che è in evoluzione anche sulla sponda granata. «Maggiore? Piace, non so se farà parte della nostra squadra. C’è un progetto tecnico tattico che è stato valutato ad inizio stagione e per il quale abbiamo lavorato e magari anche cambiato rotta. Chi è arrivato ha valori, non siamo completi al 100 per 100 ma i rinforzi sono essenziali per la nostra idea. L’anno scorso arrivammo dopo un mese e mezzo di lavoro. Questa volta abbiamo lavorato tanto con chi farà parte di questo progetto e poco con chi è arrivato dal mercato. Non ci sono però attenuanti, vogliamo misurarci, capire a che punto siamo. Vogliamo proporre un calcio aggressivo, idea mia e dei ragazzi. Vogliamo giocare le partite costruendo i presupposti per mettere in campo quello che vogliamo. Dobbiamo lavorare sulla gestione delle gare ma non cambieremo mentalità. Ai ragazzi dico sempre che è più bello avere la palla tra i piedi ma è fondamentale anche un’aggressione alta e una riconquista rapida. Mazzocchi? Per me è importantissimo. Sin dall’inizio abbiamo pensato di affidarci ai pliastri tecnici e umani. Nessuno si potrà pensare d essere titolare a vita ma allo stesso tempo di pensare di essere riserva».