Operazione sorpasso. Il pari di Brescia congela la classifica della Salernitana. Dal sabato di serie B, i granata risucchiano un punticino sulle dirette concorrenti e ora accende la freccia per mettersi alle spalle anche la Carrarese, crollata a Cosenza e alle prese con una striscia di cinque sconfitte consecutive in altrettante sfide disputate nel 2025. Servirà però piazzare un blitz esterno sabato prossimo, obiettivo che Roberto Breda vuole raggiungere. Fin qui, in tre sfide interne la sua Salernitana ha centrato due successi, cedendo solo al Sassuolo schiacciasassi. In trasferta invece manca il segno “2” alla luce del ko di Pisa e del pari del Rigamonti di venerdì scorso.
Il bilancio dopo le prime cinque partite nella sua seconda esperienza da allenatore della Salernitana permettono a Breda di guardare al futuro con ottimismo. La media punti dice 1,4 ed è superiore a quanto raccolto dai suoi predecessori Martusciello e Colantuono. Martusciello nelle prime cinque fece registrare due vittorie (Cittadella e Sampdoria) e tre ko (Sudtirol, Mantova e Pisa). La sua media si fermò a 1,2 punti a partita. Peggio invece con Colantuono: una vittoria (Carrarese), due pareggi (Modena e Brescia), due ko (Sassuolo e Juve Stabia). Un punto a partita, media più bassa rispetto agli altri allenatori che si sono succeduti sulla panchina granata e troppo poco per provare a sperare nella salvezza.
E allora lo sguardo si sposta su se basterà la media di 1,4 punti a partita per Breda per raggiungere la salvezza. La proiezione vedrebbe la Salernitana chiudere a 43 lunghezze. Fascia limite, alla luce degli ultimi cinque campionati. Lo scorso anno la salvezza diretta era a quota 44 (così come nel 2020/2021), due stagioni fa invece con 43 punti si poteva festeggiare la salvezza. Nel 2022 invece la soglia era 42, mentre nel 2020 addirittura servirono 46 lunghezze.
