Salernitana, fuori giri preoccupante: gli uomini chiave col fiato corto

Amatucci e Ferrari pagano i segni della fatica. Tongya e Raimondo deludenti

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Salerno.  

Quarantasette minuti e il passivo di 3-0 ad imporre una mini-rivoluzione. Nemmeno negli incubi peggiori, la Salernitana avrebbe immaginato di uscire dalla partita così presto e con uno scarto pesantissimo. Un passo falso, fotografia però anche della difficoltà degli uomini chiave, di chi ha trascinato la Bersagliera nella prima parte della stagione spingendo forte sull’acceleratore senza mai alzare il piede, andando ben oltre i propri limiti e alzando l’asticella delle prestazioni. Lo sguardo va a Lorenzo Amatucci, architetto della squadra granata, chiave di volta del gioco e dei momenti difensivi ma ora con mente meno lucida nella visione e meno fluido per la manovra granata. La tagliola della diffida che lo accompagna ormai da settimane lo ha limitato ma anche ritmo e intensità sono in netto calo. Le sostituzioni con Brescia e Carrarese sono segnali chiari di una titolarità pronta a ritornare in discussione.

Balla anche la difesa, con Gian Marco Ferrari alle prese con un sabato difficile. La battaglia con Cerri prima e Finotto poi non lo ha visto vincitore. Anzi, in occasione del 2-0 toscano, l’ex Sassuolo ha il demerito di permettere alla punta toscana di girarsi e mirare ai pali di Christensen. Disattenzioni e una gestione finale tutt’altro che positiva. "Non voglio retrocedere: mi assumo le responsabilità del momento perchè ho le spalle larghe", le parole da leader in mixed zone.

E poi spuntano anche i limiti caratteriali: Tongya, oltre all’ennesimo valzer di pensieri e opinioni sulla sua posizione da mezzala, fatica lontano dall’Arechi, soffrendo il fattore trasferta che soffoca la sua tecnica e i suoi lampi. Nessun sorriso anche per Raimondo: l’attaccante di proprietà di Bologna è stato bocciato da Breda. “So bene le sue caratteristiche”, al momento però la prima parte della sua esperienza in maglia granata è nettamente al di sotto della sufficienza.