A carte coperte. Roberto Breda non espone pubblicamente la Salernitana in versione anti-Bari. Nell’allenamento a porte aperte dell’Arechi, davanti a 200 tifosi, il tecnico granata va a caccia più di soluzioni che dell’undici-tipo. Quello sembra ampiamente già deciso, con Ruggeri che prenderà il posto dello squalificato Bronn come unica novità forzata. Poi si andrà avanti con l’undici che ha impattato bene nella sfida con il Modena, confermando le buone indicazioni arrivate a Cesena, prima dell’amaro rigore calciato e sbagliato da Cerri e dell’uno-due dei romagnoli.
Il test con la Primavera però ha permesso al tecnico di continuare nel suo lavoro di scegliere quelle che sono le gerarchie nei vari reparti. In difesa, oltre a Ruggeri, il tecnico si è soffermato a lungo su Guasone schierandolo prima come marcatore destro per poi riportarlo nel suo ruolo più congeniale di stopper centrale. In mezzo al campo, anche a causa del mal di schiena di Caligara che va valutato in vista di Bari, avanza Girelli. L’ex Sampdoria è entrato con piglio nel finale di gara col Modena, portando centimetri e fisicità che mancavano in un momento cruciale della sfida. Breda lo considera soluzione ideale per dare equilibrio e fosforo, puntando ancora su Tongya come primo ricambio offensivo.
Davanti invece risalgono le quotazioni di Simy. Il nigeriano era rimasto a guardare settimana scorsa nel test all’Arechi con la Primavera. Ieri Breda invece lo ha voluto in campo provandolo al fianco di Braaf e spedendo Wlodarczyk con la Primavera. Una scelta che può essere anche fotografia di una gerarchia pronta ancora a cambiare? Si deciderà nelle prossime ore.