Le mani di Oliver Christensen sulla salvezza. La Salernitana si affida al suo gigante scandinavo per avvicinarsi alla permanenza in serie B. Con il Mantova ha riannodato il fila con il clean-sheet che mancava da quasi due mesi, dal pari 0-0 con il Brescia. Per la quinta volta da quando difende i pali granata da metà gennaio, Christensen ha chiuso i propri 90 minuti senza subire gol e anche senza correre pericoli importanti. Nel primo tempo era stato provvidenziale insieme a Ruggeri nel chiudere Mensah lanciato a rete. Nel finale rovente di gara, due interventi sull’assedio dei lombardi. Poi la gioia al gol di Simy e la promessa ribadita alla Curva Sud Siberiano di mettere testa e cuore fino alla fine.
La corte della Samp
Portiere dal sangue freddo e dal cuore caldo. Così era stato presentato Christensen al suo arrivo in granata. A Marassi, dal clima rovente per la necessità della Sampdoria di fare punti, servirà tutta l’esperienza e il mestiere dell’ex Hertha Berlino. Una sfida, quella di venerdì, che Christensen avrebbe potuto affrontare da avversario. In estate venne proposto alla Sampdoria ma il ds Accardi fece altre scelte. Primi contatti anche a gennaio, quando i sei mesi di campionato avevano convinto i liguri a ritornare sul mercato. A bruciare la concorrenza però l’inserimento vincente della Salernitana che ha beneficiato e come delle parate del suo numero 53.
Futuro in granata?
Ora il discorso salvezza, poi la Salernitana potrebbe anche intavolare un discorso con la Fiorentina per provare a legarsi per più anni con Christensen. L’estremo difensore non ha nascosto la sua volontà di voler valutare l’eventualità di una permanenza in Campania ma servirà preservare la categoria e capire anche quali saranno i piani futuri del club. Per ora il focus resta la salvezza.
