Giovedì sarà il giorno della prima audizione che aprirà ufficialmente il caso Brescia. La Figc ascolterà i legali del club lombardo e successivamente deciderà per il deferimento. Solo allora inizierà ufficialmente il terremoto che rischia di inghiottire la serie B. Se dovesse esserci il via libera al processo sportivo, l’udienza al Tribunale federale nazionale dovrebbe arrivare non prima del 30 maggio per tempi tecnici con sentenza in giornata, al massimo nei due giorni successivi. Solo allora la palla passerà alle Lega: in caso di -4 al Brescia o di assoluzione, se la sentenza verrà considerata solida, cioè difficilmente rovesciabile negli altri gradi di giudizio, si potrebbe correre il rischio di programmare i playout ma quando? La finestra per le nazionali dal 3 all’8 giugno farebbe rimandare tutto alla terza settimana di giugno.
Da Genova si ragiona già sulle possibilità: secondo "Il Secolo XIX", in caso di -4 al Brescia, la Sampdoria sfiderebbe la Salernitana a Marassi il 12 giugno per poi replicare all’Arechi il 18. In caso invece di volontà di aspettare anche il secondo grado di giustizia sportiva si passerebbe alle date del 19 per l’andata e del 24 per il ritorno.
La Salernitana alza la voce
Insomma, un’estate lunghissima che la Salernitana non vuole assolutamente vivere. Nella giornata di ieri, il club ha annunciato di scendere in campo legalmente con l’obiettivo di poter disputare subito il playout con il Frosinone come determinato dalla classifica sportiva, in attesa di quello che sarà il giudizio sul Brescia. Insomma, replicare quanto successo nel 2019 con Salernitana-Venezia mentre il Palermo affrontava i guai giudiziari. “Il club ribadisce il proprio sconcerto per il provvedimento di rinvio a data da destinarsi delle gare di playout alla vigilia dello svolgimento di quella d’andata, adottato senza alcuna consultazione ufficiale delle società coinvolte ed il coinvolgimento dell’assemblea di Lega. Il tutto in assenza di evidenze certe di fatti idonei ad incidere sulla classifica. Pertanto, il club comunica di aver adito il Collegio di Garanzia del CONI entro il ristretto termine dei due giorni previsto nella misura in cui tale provvedimento possa riflettersi sulle iscrizioni ed ammissioni alla prossima stagione sportiva. La società adirà poi il Tribunale Federale nazionale, affinché serenamente possa esserci una valutazione degli organi terzi della Giustizia Sportiva, a tutela degli interessi economici e morali dell’U.S. Salernitana 1919 e della sua tifoseria”.
La Salernitana chiede di annullare il provvedimento di stop agli spareggi, "adottato senza alcuna consultazione ufficiale delle società coinvolte ed il coinvolgimento dell’assemblea di Lega". E al Collegio di Garanzia del Coni invece analizzerà il nodo delle iscrizioni ed ammissioni alla prossima stagione. Un parere, una decisione che potrebbe avere un peso importantissimo nelle battaglia legale.
