Non ci sarà la tanto attesa audizione. Il Brescia non si presenterà questa mattina alle ore 10:00 a Roma per essere ascoltato dalla Procura Federale e discutere del possibile deferimento per illeciti amministrativi che rischiano di trasformarsi in quattro punti di penalizzazione per le rondinelle. I legali del club hanno preparato una memoria difensiva ora tra le mani della giustizia sportiva. Attesa tra stasera e domani il possibile deferimento che aprirà poi la porta al primo grado di giudizio. Se così sarà, palla al Tribunale federale nazionale che, in caso di condanna del Brescia, cambierebbe lo scenario anche per la Salernitana: playout con la Sampdoria con date nella metà di giugno (due le soluzioni o 12-18 oppure quella più accreditata del 18-24).
La scelta di Petrucci
Paradossale però è come, se il calcio s’interroga e fa i conti con un terremoto sportivo francamente evitabile, nel basket la stessa situazione sia stata affrontata in modo completamente diverso e senza alterare gli equilibri e la trasparenza della post-season. Gianni Petrucci, ancora vice-presidente della Salernitana e numero uno del Fip, si è assunto la responsabilità di una scelta controcorrente rispetto al caos della serie B. Nei giorni scorsi, il patron del Trapani Shark Antonini aveva ammesso di esser rimasto vittoima di una truffa dopo essersi affidata alla stessa agenzia di quella scelta dal patron del Brescia Cellino per l’adempimento di versamenti IRPEF ed INPS. Qui la decisione in controtendenza col calcio: niente sospensione dei playout e possibile -4 sulla classifica attuale bensì penalizzazione che scatterà nella prossima stagione, con i siciliani che partirebbero con quattro lunghezze in meno rispetto alle altre concorrenti. Via le polemiche, via i polveroni: ci voleva così tanto?
